SETTORE GIADA "Per Elisa"
(2012 )
Sono un duo, ma sembrano una band a tutti gli effetti. Entrambi polistrumentisti, creano suoni e patterns che portano i Settore Giada ad un suono compatto, stratificato. Tra ballate d’ambiente segnate da ritmi simil trip hop e sincopati (che fanno pensare al jazz e una sporcizia sonora blues), dream pop (''Candy'') e post rock, Settore Giada si propone con un disco lento, cinematico, dark, visionario che penetra pian piano ad ogni ascolto. I suoni di Settore Giada compaiono dal nulla per formarsi in dolci e malinconiche strutture. Attraverso i ritmi, la malinconia prende caratteri a volte pop, a volte punk, oppure sorprendentemente sereni. Le atmosfere sonore sono prodotte da Ali Salvioni e sottolineate dal batterista Alan Bagge. Chi li conosce sa della loro passione per la musica e della loro inarrestabile voglia di trascinare l’ascoltatore nel loro viaggio. Ali collabora da anni con diversi gruppi musicali negli stili più vari, lo sviluppo di nuovi strumenti e la ricerca delle atmosfere sonore più disparate si sviluppa in tutto il CD. Nella sua musica malinconica e ombrosa, si ritrovano sorprendenti intermezzi pop, senza disperdere l’omogeneità o perdere il filo conduttore. Per completare l’esperienza della performance dal vivo, Fiona Zolg ha creato un concetto di luci estremamente efficace. Le luci fluorescenti di diversi colori creano un’atmosfera urbana e surreale. Esse vengono controllate dai musicisti stessi sul palco.