recensioni dischi
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HUMAN DON'T BE ANGRY  "Human don't be angry"
   (2012 )

Malcolm Middleton presenta il suo nuovo progetto Human Don't Be Angry, espressione perfetta di creatività allo stato puro, divertimento e melodie sognanti. Il chitarrista e membro fondatore (insieme ad Aidan Moffat) degli Arab Strap torna ad incidere per la seminale etichetta di Glasgow Chemikal Underground con l’omonimo debutto del suo nuovo progetto Human Don’t Be Angry, il cui nome è un omaggio al gioco da tavolo tedesco Frustration (Mensch ärgere Dich nicht’). Il disco è stato registrato presso i Chem19 Studios lo scorso Ottobre insieme all’amico/produttore e batterista Paul Savage e con l’ex partner negli Arab Strap Aidan Moffat, qui alle prese con alcune parti di batteria. L’escamotage di realizzare l’album con uno pseudonimo è essenzialmente dovuto al fatto che liberandosi del suo nome, Middleton ha cercato di divertirsi nuovamente a fare musica, lasciando alle spalle l’eredità che comporta essere stato il 50% degli Arab Strap. E questo ritorno a far musica divertendosi si avverte fin dai primi minuti dell’album, dai fraseggi di chitarra e dalla melodie. Inizialmente concepito come album interamente strumentale, il disco ha intrapreso poi altre direzioni, grazie all’apporto di Paul Savage, quando sono state inserite le parti di batteria ed è venuto abbastanza naturale aggiungere i testi ad alcune canzoni. Lo stesso Middleton parlando del disco ha affermato: “Si tratta più dell’album che avevo voglia di ascoltare che di quello che pensavo di voler fare”. L’album risulta più arioso ed ironico di molta della produzione dell’uomo che ha scritto “We’re All Going To Die” anche se l’amara dolcezza di Middleton si trova poco al di sotto della superficie dei brani.