recensioni dischi
   torna all'elenco


FAUSTO ROSSI  "Blank times"
   (2012 )

Lo aspettavano tutti, da moltissimo tempo, un nuovo disco di Fausto. Si aspettavano tutti qualcosa di rivoluzionario e controcorrente. E lui, come al solito, se ne frega di quello che tutti si attendono. Perché ha preso con sè, di tutta la sua vita tormentata e passata, di tutte le sue cose che tanto hanno significato per me e tanti come me, quasi niente. E questo ha deciso di usare per tornare dall'invisibilità ultradecennale. Ha preso solo la sua voce e una chitarra. E ritorna piano visibile, come un fuori-fuoco con un obiettivo macro che rientra su un dettaglio e sotto il nostro sguardo. E ritorna quasi muto per il nostro sentire il nuovo Fausto. Perchè sappiamo che forza abbiano i suoi testi in italiano che riteniamo stupendi. Testi sempre pervasi di una poesia intensa, raramente sentita in canzoni scritte nella nostra lingua. Un disco anche dolce e, a tratti, venato di una malinconia blues, con la voce e il pianoforte di Fausto che lo rendono un piccolo gioiello. A 15 anni da ''Exit'', e dopo la parentesi elettro-acustica di ''Becoming visible'' e ''Below the line'', finalmente il nuovo album in italiano del grande Fausto: l'Alieno è in forma smagliante!