ELTON JOHN "Don't shoot me, I'm only the piano player"
(1973 )
Dopo due rinvii dovuti a troppo stress, in un caso, e poi ad uno sciopero degli aerei a Parigi, dove si trovava per una trasmissione tv, nel 1973 ecco finalmente arrivare Elton John in Italia. A Roma, al Palazzo dello Sport ha cantato e suonato per circa due ore mandando in visibilio i venticinquemila accorsi a vederlo. Non un passo falso, non una nota sbagliata o un accordo fuori posto. Uno spettacolo davvero senza difetti. Curioso notare la differenza di affluenza di pubblico tra un'esibizione con un cantante italiano e questo evento, con un artista non bello, non alto, con una folta ed incipiente calvizie. Tutto il contrario di quello che ci vorrebbe per fare successo, almeno all'apparenza. Ma il pubblico è cambiato veramente molto in fretta negli ultimi tre anni. Il cantante inglese è praticamente fisso nelle nostre classifiche da un anno a questa parte. Un disco dopo l'altro, la Top Ten non è mai riuscita a liberarsi dalla presenza dell'artista. Presenza comunque piacevole, visto che i dischi in rotazione si chiamano ROCKET MAN, CROCODILE ROCK e l'ultima, DANIEL, sempre scelti con grande intuito. È decisamente il personaggio dell'anno ma anche dell'anno precedente tanto è vero che Silvie Vartan, nella versione italiana di HOW DO YOU DO intitolata LA GIOVENTÙ, canta "la gioventù è un disco di Joe Cocker ed Elton John". È copiato da tutti. La frase 'un pezzo alla Elton John', ricorrente nei corridoi delle varie case discografiche, è di quel periodo; la stampa se ne occupa in continuazione. In tutti i juke boxes le sue canzoni sono le più gettonate. Un'invadenza mediatica in grande stile. In questo momento sembra che sia l'unico a fare un tipo di musica che possa raccogliere il testimone dopo lo scioglimento dei Beatles. Il suo modo di vestire, per assurdo che sia, fa tendenza. I suoi occhiali coloratissimi e le sue scarpe col tacco da 13 centimetri sono copiate in tutto il mondo, Italia compresa. I ragazzi chiedono ai negozianti le scarpe alla Elton John. Capelli cortissimi color carota, pantaloni verdi attillatissimi che mettono in risalto le sue gambone da ex bambino grasso, giacca d'oro un po' svasata come usa anche Marc Bolan dei T. Rex. Sagace, ironico, intelligente, si mette in discussione e gli piace giocare con il prossimo e con se stesso. Un suo brano tratto dal super venduto DON'T SHOOT ME, I'M ONLY THE PIANO PLAYER è l'ironico I'M GOING TO BE A TEENAGE IDOL, in cui Elton prende in giro se stesso e lo showbiz di cui è parte integrante. E' dedicato a Marc Bolan, stella di prim'ordine del glam rock inglese: "Non importa quanto ci impiegherò, ma mi farò un posto nella storia come idolo dei minorenni". Sicuramente è stato profetico. Registrato nel castello di Herouville, questo disco gode degli arrangiamenti, veramente molto belli, di Paul Buckmaster, lo stesso direttore d'orchestra col quale Elton si esibì nel 1972 alla Royal Festival Hall di Londra, con una filarmonica di 80 elementi. CROCODILE ROCK e DANIEL sono i suoi ultimi "affondi". Il primo è un rock anni '50, genere che sta tornando prepotentemente alla ribalta (Gary Glitter e gli Sha Na Na sono i suoi profeti), presentato prima che uscisse l'LP. Il secondo è un bellissimo brano melodico accompagnato da un mellotron ancor più malinconico del brano stesso, che tratta di un veterano di guerra. Durante la sua permanenza in Italia fa in tempo a presentare i due brani alla trasmissione del sabato sera "Hai visto mai?", presentata da Gino Bramieri. E' già in procinto di uscire il suo nuovo singolo, SATURDAY NIGHT'S ALRIGHT FOR FIGHTING che precede un altro grossissimo successo a 33 giri (GOODBYE YELLOW BRICK ROAD) ma la casa discografica italiana frena per non disturbare le vendite di DANIEL che ancora vanno forte. A proposito di casa discografica, pur essendo legato da un contratto alla DJM, Elton John ha investito parecchio denaro in una personale etichetta discografica battezzata ROCKET RECORD (dal titolo della sua celebre canzone). In questo momento è l'artista numero uno e più popolare in Italia tanto che la Ricordi ne approfitta per ripubblicare, con copertina originale, il suo secondo album in ordine di tempo, quello con brani come YOUR SONG (reincisa anche da Mia Martini col titolo Picnic), BORDER SONG, TAKE ME TO THE PILOT. È l'album che aveva fatto conoscere Elton John al pubblico internazionale. Ma questo DON'T SHOOT ME, I'M ONLY THE PIANO PLAYER sarà la definitiva consacrazione. (Christian Calabrese)