recensioni dischi
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BULLFROG  "Beggars & losers"
   (2012 )

I Bullfrog sono una band veronese dedita ad un polveroso Hard blues ispirato alle grandi bands degli eighties! Reminiscenze di Bad Company, Rory Gallagher, Free, Amboy Dukes sono udibili in ogni traccia di questo nuovo album della band, il terzo, che si intitola "Beggars & Losers" ed è pubblicato dalla sempre attenta ANDROMEDA RELIX. Nonostante le evidenti influenze, i nostri si dimostrano capaci di proiettare questo sound vintage ai giorni nostri, con una convincente miscela di melodie, mai banali o scontate, e un lotto di brani viscerali e carichi di passionalità. Il Cd inizia con "Over again", e subito ci si immerge nel rovente immaginario desertico del Texas, in viaggio nelle più desolate highway, a bordo e a manetta di una Chevy Camaro del 75! Ottimo impatto per la guitar di Silvano Zago, ruvida e coinvolgente. Il ritmo funk di "F for fool" mi costringe, mentre scrivo, ad ondeggiare la testa e a battere freneticamente i piedi sulla seggiola; come una scarica elettrica che entra in tutto il corpo è anche la successiva "Rocking ball", con Francesco Dalla Riva degno emulo di Paul Rodgers. Granitico è l'incedere di "Detour" che con i suoi oltre 7 minuti emoziona per intensità, "On through the night" si abbandona a purificazioni soul R'n'B, e l'ascolto di "Every Sunny day" possiede un pathos che gioca con le emozioni, lo stato d'animo e le sfumature, tutto ciò rende questo disco meravigliosamente contagioso. Una pennellata di organo di rara intensità nel brano "One for a zero" non muta l'orientamento del sound dei Bullfrog, che scorre fluido ed ipnotico anche nella acustica "Keep me smile". Da una vecchia radio a transistor esce il groove di "Rat kicking", storto e distorto, con il drumming bonhamiano di Michele Dalla Riva; lo spirito di un'altra epoca, in "Easy on my love", è riportato in vita e pervade l'etere, effluvi d'adorazione kingxiani creano nostalgia, si scava nei meandri della memoria, e l'esperienza sensoriale si chiude con "Poor man cry" dalla quale possiamo perfino sentire il profumo intenso del whiskey d'annata. I BULLFROG regalano un disco energetico, elegante, ispirato e per nulla studiato a tavolino, e non solo per i nostalgici patologici! (Ivan Dragomilov)