TAMIKREST "Toumastin"
(2011 )
Sulla fortunata scia dei colleghi Tinariwen, connazionali del Mali, gli otto musicisti Tuareg capitanati dal chitarrista e compositore Ousmane Ag Mossa registrano ''Toumastin'', il loro secondo lavoro con la casa discografica tedesca Glitterhouse. Un blues scarno, desertificato e trasportato dal vento si mischia a elementi di musica etnica tradizionale berbera, all’interno di un progetto di riaffermazione e promozione della propria identità culturale a rischio d’estinzione (sulla validità di questa affermazione lascio discutere i miei colleghi antropologi). Chitarre elettriche in progressione lenta e inesorabile, degne della perforabilità di Santana, si uniscono ad una solida base ritmica di basso, percussioni e battiti di mani, il tutto impreziosito da splendidi ritornelli corali maschili e femminili. Pur non discostandosi molto dal primo album ''Adagh'', uscito l’anno precedente, il gruppo si ripresenta con delle sonorità più stabili e piene, pago dell’esperienza acquisita durante un lungo tour europeo. Al di là del richiamo esotico, le musiche si lasciano ascoltare volentieri e trasmettono una sensazione di rilassatezza senza tempo. Si oscilla così, in balìa di arrangiamenti sospesi, tra gli accompagnamenti blues-rock di Fassous Tarahnet e Ayitma MaDJam e i mistici cori folkloristici di Aratan N Tinariwen o Tidit. Ultima nota positiva: la fuggevole viola dell’esoterica Dihad Tedoun Itran, carezzevole e riverberante allontanamento da un’atmosfera che tanto i curiosi quanto gli amanti del genere sapranno indubbiamente apprezzare. (Federico Pozzoni)