recensioni dischi
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WINGS  "Wild life"
   (1971 )

I Beatles si sono appena sciolti. Paul McCartney non sembra molto preoccupato di tutto questo chiasso che i media fanno intorno al suo nome. E’ diventato padre per la terza volta (Stella, nata 3 mesi prima) e indìce una conferenza stampa per comunicare il nome del suo nuovo complesso, i Wings. Lo fa all’Empire Ballroom a Londra dove Linda e Paul hanno invitato circa 800 persone tra le quali Elton John, Keith Moon degli Who, Jimmy Page dei Led Zeppelin e Ron Wood (ex Move e in procinto di formare gli Wizzard). Wings perché significa ali - le ali della musica che si libra sopra tutti noi - spiega Paul. Di John e degli altri Beatles non parla male. Sostiene di aver ancora buoni rapporti e l’unica cosa che lo infastidiva negli ultimi tempi del complesso era l’essere legato a loro contrattualmente. Con un aereo privato noleggiato a Londra Paul, le bambine e Linda (la moglie) arrivano a Milano per un incontro con i dirigenti della Emi. Alloggia al Grand Hotel Villa D’Este e la casa discografica italiana gli mette a disposizione una Mercedes nera con autista per andare a fare shopping nelle vie più rinomate. Il giorno dopo si reca nella sala d’incisione della Phonogram e ascolta l’ultimo disco dei Nomadi (anche loro in forza alla Emi) di cui dice molto bene. Il giorno dopo la famiglia McCartney se ne torna a Londra. Il 7 dicembre viene stampato il primo album con i Wings dal titolo WILD LIFE che raggiungerà la decima posizione in classifica negli Usa e l’undicesima in Inghilterra. Certamente non posizioni da Beatles. Ma c’è da dire a sua discolpa che l’album in copertina, a parte la presenza dello stesso Paul insieme al gruppo, non reca il suo nome ma solo quello della band. Nella copertina troviamo Paul e soci seduti su di uno steccato nel lago. Solo McCartney si differenzia, unico non seduto ma immerso nel lago con la chitarra tra le mani. Nelle note in copertina si legge: dentro la confezione c’è la musica che hanno suonato. Riuscirete a scoprirla? In realtà è come mettere le mani avanti perchè il tutto è davvero molto mediocre. Un passo indietro rispetto a RAM, uscito a maggio. Se si dovesse giudicare da questo disco tutto darebbe ragione a Lennon: una maniera errata di rispondere alle accuse. SOME PEOPLE NEVER KNOW è la risposta a Lennon dove si dice che certa gente riesce a dormire (riferendosi a HOW DO YOU SLEEP) sebbene creda di avere sempre ragione. Ma chi ha sempre ragione e al momento giusto? In un'altra si rivolge al suo co-autore di un tempo dedicandogli DEAR FRIEND, scritta in forma di lettera, nella quale dice: ma davvero siamo arrivati al limite? Davvero questo significa tanto per te? Hai paura, è la verità. Butta via il vino. Il fatto che nessun singolo sarà tratto da questo album può significare due cose. O che è stata un’operazione commerciale voluta o che non c’era all’interno del 33 qualcosa di così interessante da lanciare come singolo. Decidete voi. (Christian Calabrese)