recensioni dischi
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GLI IMPOSSIBILI  "Senza ritorno"
   (2011 )

Attivi dal 1994, i milanesi Impossibili sono, al pari dei Punkreas e dei Derozer, da considerarsi band essenziale e protagonista della seconda generazione Punk Rock nazionale. Il trio, composto da Araya (voce e chitarra), Ale (basso elettrico e cori) e Davide (batteria), è alimentato da una grandissima passione per i Ramones, e questo si apprezza anche in questo loro quarto album. Alle loro ormai classiche linee melodiche e al suono aggressivo di Araya, si affiancano i testi più impegnati e maturi del loro repertorio. Dopo l’ultimo “Ve le suoniamo ancora”, esce l’album ”Senza Ritorno”. Disco autoprodotto, registrato al Massive Arts Studio e al Saman Studio da Dario Emari (esperto nel genere punk). Composto da 13 pezzi veloci, sempre sulla linea degli ultimi due LP, alterna tracce più soft come ”Ilaria”, ”Laura”, ”La mia ragazza 3.20”, in puro stile ''Impossimania'', e tracce impegnate come ”Multinazionali”, ”Paura di reagire”, ”Utopia”, ”No nazi”. Ci sono poi alcuni brani autobiografiche come ”Alice” e ”Sangue freddo” (quest’ultima sull’hockey, uno sport amato da Araya), o ancora “Elicicoltura”, un pezzo direttamente tratto dal racconto dell’orrore ”L’uomo che studiava le lumache” di Patricia Highsmith. Due tracce sono invece molto ironiche, parlano di argomenti attualissimi, come ”Milano” (la situazione della città di Milano oggi, che rispecchia in generale come sono le grandi città italiane), e la malattia sempre più diffusa del gioco d’azzardo legalizzato nel brano ”La febbre del gioco”. Per finire c’è la cover rivista in chiave Impossibili di Franco Battiato ”Voglio vederti danzare”.