recensioni dischi
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DEMIS ROUSSOS  "On the greek side of my mind (We shall dance)"
   (1971 )

La vittoria del Festivalbar 1971 va (meritatamente) all'ex Aphrodite's Child Demis Roussos, forte della popolarità raggiunta con la magica atmosfera del brano WE SHALL DANCE. Canzone che è una preghiera, con sonorità greche come il cantante, che le rivendica al punto di intitolare il suo primo LP da solista ON THE GREEK SIDE OF MY MIND. Nato ad Alessandria d'Egitto da genitori greci, cresciuto parlando greco in casa ed arabo nella strada, suggestionato dai canti bizantini della sua terra e rincorso dalla voce monotona dei muezzin, la sua voce non è catalogabile ma è piuttosto un misto di conflitti derivanti da mondi opposti ma conciliabili nell'animo del cantante. Il suo look dell'estate (e lo sarà per molto tempo) è un guardaroba di caffettani in cui la sua corpulenta figura trova una comoda accoglienza tanto da creargli un personaggio. In lui si riscontra la tradizione greca, la cultura francese (paese d'esordio con gli Aphrodites' Child, di produzione parigina) e la reminiscenza delle sonorità arabe. (Christian Calabrese)