recensioni dischi
   torna all'elenco


MC GUINNESS FLINT  "Mc Guinness Flint"
   (1971 )

WHEN I’M DEAD AND GONE, cioè "quando sarò morto e dimenticato". È il titolo di una canzone che oltre ad essere in classifica in UK è trasmessa a spron battuto da programmi quali ALTO GRADIMENTO, PER VOI GIOVANI e SU DI GIRI. In quei giorni la troviamo al primo posto della classifica americana e questo successo prende un po’ in contropiede Tom McGuinness, una volta componente del gruppo di Manfred Mann ed ora capo dei McGuinness Flint. Dei morigerati (eccetto che nel whisky) scozzesi in testa alle classifiche oltre oceano non è cosa da tutti i giorni, se si escludono i Faces e Rod Stewart. La loro idea era quella di curare il mercato del trentatrè ma la Capitol, loro casa discografica, per sondare il terreno butta fuori il singolo d’esordio che riscuote un notevolissimo successo ovunque, come si è già detto. In Inghilterra in due mesi vende 400 mila copie. Quando il disco cominciò a vendere a tutto spiano rimasero stupefatti dall’accoglienza così calorosa. Non era un disco nato per diventare un best seller ma un semplice singolo per preparare il terreno all’album. Un piacevole sound, una voce sporca, un disco che in certi versi si rifà al filone iniziato dai Mungo Jerry. E naturalmente è vendutissimo. La gente si aspetta un repertorio similare a quello del singolo ma in realtà i McGuinness Flint non sono solo quelli del fortunatissimo 45 giri. Come accade per gli Alan Price Set, la loro musica può accontentare chiunque, per la grossa varietà di sonorità ed arrangiamenti, sebbene le loro origini scozzesi si sentano eccome. Dai Beatles prendono moltissimo, almeno quattro brani del loro album (compreso il singolo d’esordio) sembrano usciti da Abbey Road. Poi c’è lo shuffle alla Mungo Jerry, il dixieland alla defunta New Vaudeville Band, un po’ di costa californiana e il Nashville sound. Il disco non entrò nelle classifiche italiane ma raggiunse la nona posizione in UK e la 155 in USA. Un secondo singolo, MALT AND BARLEY BLUES raggiunse in quel 1971 un buonissimo quarto posto in Inghilterra. Non era band da concerti dal vivo. Difatti le loro esibizioni si sono potute contare sulla punta di una mano. Il loro declino cominciò quando i compositori Gallagher e Lyle abbandonarono il gruppo iniziando una carriera da solisti. La band si sciolse definitivamente nel febbraio del 1975 quando Flint fu ricoverato per un collasso. Peccato che il loro singolo d’esordio, almeno in Italia, suoni un po’ come una maledizione: morti e dimenticati. E cosi sia. (Christian Calabrese)