recensioni dischi
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ANDREA PAPETTI  "L’inverno a settembre"
   (2010 )

“L’inverno a settembre” è l’album d’esordio del cantautore marchigiano Andrea Papetti, comprendente undici tracce più una bonus track con il collega siciliano Pippo Pollina, felice sostenitore del progetto. Gli arrangiamenti acustici sono molto classici della canzone d’autore italiana: oscillano lenti e appassionati tra jazz, folk popolare e sinfonie malinconiche di varia derivazione. I testi sono probabilmente ciò che può dividere maggiormente il pubblico: il passato di poeta dell’autore svolge sicuramente un’azione determinante, così come l’attenzione verso tematiche di attualità e di impegno sociale. Spiccano infatti le ballate per Peppino Impastato, “L’uomo delle verità”, per il giornalista italiano ucciso in Iraq, “Inferno Baghdad (a Enzo Baldoni)”, o per la strage di bambini in Ossezia, “Il cielo di Beslan”. Molto belle sono poi la canzone di apertura dalle influenze rock in sottofondo, “Hotel”, e la folkeggiante “Vanilla sky”. A onor del vero devo ammettere che non condivido alcune scelte stilistiche, soprattutto nei testi più sentimentali come “Parigi, cosa avevi per la testa?”, ma sono sicuro che gli amanti del genere sapranno apprezzare questo esordio molto ben curato. (Federico Pozzoni)