recensioni dischi
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CODEINA  "Quore – Hidalgo picaresco"
   (2011 )

Da Arcore, grigia cittadina degli attuali ''bunga-bunga'', arriva l’ennesimo trio grunge-hard rock che calca le scene dagli anni novanta. Dopo una lunga gavetta spesa a farsi le ossa per tutti i locali della Brianza e una formazione definitiva stabilitasi negli ultimi tre anni, i Codeina registrano il loro primo album in studio. Le influenze si sentono, e il gruppo non vi si discosta molto: ad esempio nel riff incattivito dell’introduttiva “Ridi pagliaccio”, che ricorda molto “School” dei Nirvana, e nelle linee ora pesanti ora rallentate in stile stoner e sludge. Una voce soffocata si accompagna così a delle sonorità rimbombanti, in cui si mischiano retaggi di chitarre hard rock e batteria post-punk che spaziano dai Kyuss ai Verdena. I pezzi più convincenti si concentrano nel mezzo: nei ritmi ripetitivi e cadenzati di “E’ tutto grasso che cola” ai delay di “La eco”, dove si osa un po’ di più, ma soprattutto nella potente ed efficace “Piorrea”, deciso cavallo di battaglia. L’omonima del disco “Quore” è positivamente grezza anche se un po’ sovraccarica, e la finale “Tesla vs Marconi” contiene buoni spunti strumentali. Resta una prima prova in cui si percepisce il molto lavoro accumulato per la realizzazione, tuttavia i suoni meriterebbero di essere sviluppati e ridefiniti in maniera più personale e incisiva. (Federico Pozzoni)