BACHI DA PIETRA "Quarzo"
(2010 )
“Quarzo” è il nuovo lavoro dei Bachi da Pietra, uno degli esperimenti sonori più interessanti del panorama italiano odierno che finora non sembra aver mai fallito un colpo. Il disco è piuttosto impegnativo, considerato già il genere di non facile ascolto, ma è capace di offrire degli ottimi risultati a chi ha la pazienza di ascoltarlo. I ritmi composti da Giovanni Succi e Bruno Dorella sono sotterranei e malefici, paiono scavati nel granito e sanno far breccia grazie alla loro piatta e nuda semplicità. La voce è roca e socchiusa, i tamburi sono trascinati all’infinito e la chitarra viene percossa curiosamente, ora smorzando i suoni a metà in uno stile blues cupo e sperimentale, ora lasciandosi andare ad arpeggi quasi trascendenti: tutto indica la ricerca di un suono puro e concreto, vero e pesante proprio come la pietra, quasi mistico ed incredibilmente curato nei dettagli. Le canzoni migliori sono “Bignami”, netta come un passaggio a livello sbarrato, “Dragamine”, ruvida e lugubre, e “Notte delle blatte”, tetra marcetta già contenuta nello splendido vinile “Insect tracks”, registrato dal vivo con tecnologia anni ’50. Altre, come “Fine pena” o “Niente come la pelle”, tracciano un sottofondo che sembra avvolto dalla nebbia, completando con toni oscuri e metafisici il resto del disco. Anche se l’ascolto è più difficile rispetto al precedente “Tarlo terzo”, bisogna continuare a puntare sui Bachi da Pietra per una ricerca estetica musicale davvero profonda e compensante. (Federico Pozzoni)