SOUNDGARDEN "Telephantasm"
(2010 )
Ebbene sì, il 2010 è ufficialmente l’anno delle reunion. E ci hanno pensato pure loro, lo storico quartetto di Seattle che aveva cessato ogni attività nel 1998. Un gesto d’amore verso i fan? Popolarità in declino? Conti in banca prosciugati? Chi lo sa, l’importante è che i Soundgarden siano di nuovo insieme a fare musica. Già in gennaio Chris Cornell aveva annunciato l’imminente reunion su Twitter mandando in visibilio i fan; hanno poi tenuto qualche concerto in primavera nella loro città con un falso nome per poi essere gli headliner all’ultimo Lollapalooza Festival in estate. La formazione è quella originaria che comprende Chris Cornell (voce e chitarra), Kim Thayil (chitarra), Ben Shepherd (basso) e Matt Cameron (batteria, dal 1998 con i Pearl Jam). Chi li ha visti dal vivo ha riferito che il caro Cornell non ha più lo smalto e la voce di un tempo, ma deve esser senza dubbio un’indiscussa emozione vederli live con la storica line up. “Telephantasm” è una vera e propria raccolta antologica che comprende tutti i brani più significativi della discografia dei Soundgarden ed arriva a ben quattordici anni di distanza dal disco “Down On The Upside” e a tredici anni dalla compilation “A-Sides”. Un lungo silenzio per un atteso ritorno appunto. L’album è disponibile in tre versioni: un cd con dodici tracce allegato al videogioco “Guitar Hero: Warriors Of Rock”, una versione Deluxe contenente tre dischi (due CD e un DVD) con un doppio album di successi, b-sides e rarità e un DVD con tutti i video, inclusi alcuni edit mai pubblicati; ed infine una terza versione, la Super Deluxe, che include invece tutto il materiale della Deluxe più vinile e un packaging speciale per collezionisti. L’album è uscito ufficialmente il 28 settembre 2010 per la A&M ed Interscope Records e, oltre ai grandi successi, contiene l’inedita “Black Rain”, frutto delle registrazioni di “Badmotorfinger” nel 1991. La canzone, in puro stile heavy-grunge, ci fa tornare alla mente di quanto seminali siano state le band della scena di Seattle per tutta la musica alternativa venuta fuori negli anni a seguire. Un brano forte, eccentrico, con le accordature basse pronte ad esplodere, la solita possente ritmica e il ruggito acuto del nostro Chris a condurre il tutto. Una cosa è certa: avesse registrato adesso la linea di voce non l’avrebbe mai fatta così epica e struggente. In ogni caso, grazie per questa raccolta. Possiamo sentirci giovani e belli ancora una volta. (Gabriele Centelli)