MARTIN SCHULTE "Silent stars"
(2010 )
E’ tartaro, vive a Kazan, nel mezzo del nulla della repubblica del Tatarstan. Giovanissimo (ha 22 anni), si è scelto un nome tedesco (all’anagrafe di Kazan risulta infatti come Marat Shibaev), come per pagare tributo a quella scuola di Berlino e dintorni che ha sicuramente marchiato il suo percorso artistico. Già, perché ascoltando ''Silent Stars'' si capisce molto bene quanto Marat guardi dritto in faccia a ''Chain Reaction'', ''Basic Channel'', alla scuola del clicks’n’cuts che evaporò la techno ormai una decina di anni fa. Tutto questo viene riveduto e corretto da una “cameretta con vista” su uno scenario inusuale (mille anni luce lontano da quello di Berlino), con grande gusto per la “profondità” dei bassi e dei tappeti sonori, una propensione al dub che viene magistralmente applicato a ritmi uptempo mai martellanti, sempre vicini a un concetto di astrazione caro alla scuola clicks’n’cuts e ai tipi di ''Basic Channel''. Non male per un “twentysomething” che a 22 anni vanta già una discografia impressionante (quattro album, decine e decine di remix, apparizioni su compilation in tutto il mondo). Si possono ascoltare alcuni brani "d'assaggio" all'indirizzo http://www.myspace.com/martinschulte.