recensioni dischi
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STADIO  "Canzoni per parrucchiere - Live tour"
   (2006 )

Ottima fotografia in musica per un gruppo che offre il meglio di se in un contesto live, dopo anni da quel che fu “Stadio Mobile Live”. Da qui l’ultimo “Canzoni per parrucchiere - Live tour” a pochi mesi dal disco in studio “L’amore volubile”: il doppio album degli Stadio ben descrive più di vent'anni di grande musica passando da brani storici come “Grande figlio di puttana” e “Acqua e sapone” per arrivare a brani più recenti, “Graffiti” e “Swatch” per esempio, quest’ultima scritta a quattro mani con Francesco Guccini. Non mancano poi delle vere e proprie perle live: “Dimmi che non vuoi morire” scritta dal leader Gaetano Curreri insieme a Vasco Rossi, originariamente interpretata a Sanremo da Patty Pravo e qui eseguita per la prima volta dall'autore. E c’è anche “Un senso”, altra canzone scritta con l’amico di Zocca. E poi “Prima di partire per un lungo viaggio”, canzone composta per Irene Grandi, ma che è, ancora una volta, frutto della poesia di Vasco e della grande musica di Curreri. Ed ancora: “Eppure soffia”, canzone di Pierangelo Bertoli, che gli Stadio interpretano in maniera magistrale tra la Via Emilia e il West. Il disco è arricchito da un paio di inediti: “Fammi stare con te” e “Con le mie lacrime” (As tears go by), canzone dei Rolling Stones, in questo disco nella versione in italiano, proprio perché gli Stones rappresentano per Curreri & Soci l’altra parte del cielo rispetto agli amati Beatles. Non mancano le canzoni storiche del gruppo: “Equilibrio instabile”, “Sorprendimi”, “Ballando al buio”, “Chiedi chi erano i Beatles”, “Un disperato bisogno d’amore”: insomma 32 brani per quasi due ore di grande musica. E con la sorpresa di un sorprendente medley acustico. “Canzoni per parrucchiere live tour” è il più bel live degli Stadio, che non manca di proporre riarrangiamenti e rivisitazioni interpretative a tutto favore di quei pezzi che hanno contribuito a far di Gaetano Curreri, Roberto Drovandi, Andrea Fornili e Giovanni Pezzoli una leggenda del rock italiano. E’ questo un disco da ascoltare più e più volte, ma già raffinato e più che godibile fin dal primo ascolto. Ottima musica e poesia per tutti i fan degli Stadio ma più in generale per tutti coloro che amano la vera musica italiana d’autore dal vivo. (Lorenzo Bazzani)