recensioni dischi
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RODOLFO MONTUORO  "Nacht"
   (2010 )

Dopo la pubblicazione solo in digitale dei due bellissimi mini-album (''Orfeo'' e ''Lola''), Rodolfo Montuoro chiude il cerchio e arriva alla pubblicazione del full-length ''Nacht'', in cui confluiscono le track rivisitate dei due mini-album precedenti e cinque nuovi brani (tre inediti e due remix). Il tutto per comporre gli ultimi tasselli di un magnifico mosaico, una vera e propria enciclopedia poetica in forma di rock dedicata alle mitologie e alle declinazioni della notte. Già, perché ''Nacht'', come annuncia il titolo, è un album sicuramente notturno, non solo nei temi ma anche nei paesaggi sonori. L’artista va oltre le atmosfere tipiche del dark: sparge nella notte colori accesi che truccano, amplificano e infrangono il buio. E ha la capacità di farci assaporare profumi intensi che vengono da terre lontane. Ma, soprattutto, nelle tracce di ''Nacht'' non siamo mai soli… Perché Rodolfo è un abile tessitore di storie cangianti e profonde come l’impianto sonoro di tutto il disco. I testi sono folgorati da visioni, dialoghi, profezie, invocazioni. A volte, si avvolgono intorno a citazioni letterarie (come ad esempio “Per incantamento”, che riprende fedelmente un celeberrimo sonetto di Dante) o cinematografiche (come diceva lo stesso Rodolfo alla presentazione di ''Lola'': “Lola ci intromette nelle illusioni magnifiche della notte, il luogo dove tutto è possibile: dove i desideri e le coincidenze possono segnare profondamente e per sempre le esistenze e i destini, nel bene o nel male, come nei film di Scorsese, di Landis o di Kubrick”). Le musiche, mai scontate, a creare un rock teso, inquieto ed elegante, decisamente internazionale, sono intinte di sfumature sempre mutevoli grazie alle insolite coloriture di una voce intensa e fuori dal comune, ma anche grazie ai musicisti che l’artista ha fortemente voluto accanto a sé, sia nei precedenti mini-album che in questa tranche finale. Il cast è di grande livello: oltre a Giuseppe Scarpato (chitarre e programming) e a Gennaro Scarpato (batteria, percussioni, didjgeridoo) alla direzione artistica, ci sono Francesco Fry Moneti dei Modena City Ramblers con il suo violino sulfureo, Vincenzo Vasi al theremin, Alessandro Gandola al sax (in “La Svolta”), Massimo Giuntini dei Whisky Trail alla cornamusa e ai whistles (in “Blind Runner”), Naomi Berrill e Ilaria Lanzoni agli archi, Silvia Fontani al doudouk. Poliedrica poi la schiera dei bassisti: Enzo Salfa (in “Undici”), Francesco Gabbanini, Carlo Romagnoli, ognuno a marcare con il proprio esclusivo timbro i differenti impianti ritmici. Trame fitte e labirintiche, legate da un lavoro certosino sulle rese tecniche del suono e del missaggio, garantite da Emiliano Garofoli. L’artwork della copertina, curatissima e visionaria come sempre, è di Francesco Marangon. Con ''Nacht'' e i suoi sontuosi ingredienti, Rodolfo Montuoro imprime un inconfondibile segno nel panorama indie e traccia le rotte future del rock italiano. Si può ascoltare un'anteprima del disco a questo indirizzo: www.myspace.com/rodolfomontuoro.