recensioni dischi
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ALEX CAMBISE  "Tre vie per un respiro"
   (2010 )

Se esiste un ponte tra canzone d’autore e rock, esso è una sorta di “passaggio a Nord-Ovest”, cercato (e raramente trovato) da generazioni di musicisti. Dopo vent’anni spesi al servizio della musica, e quindici al “soldo” di vari artisti, Alex Cambise torna “in proprio” per il progetto “Tre vie per un respiro”, primo disco a proprio nome. Negli ultimi due anni, a causa di vicissitudini personali, Cambise aveva cominciato a focalizzare il progetto di un cd che racchiudesse i primi 20 anni di viaggio nella musica, recuperando brani scritti nel 1992, affiancandogli canzoni nate nel corso del decennio, ognuna segnante una tappa di crescita e consapevolezza sia artistica che umana. Gli ultimi cinque anni hanno visto il moltiplicarsi della collaborazioni artistiche e professionali, completando il “know-how” dell’artista, che si è sentito pronto per il definitivo passo verso la gestione in proprio della propria poetica. Per il primo album, la sfida è stata quella di rendere omogenee canzoni scritte in un lasso di tempo molto ampio, “scarnificando” gli arrangiamenti, riducendo al minimo gli effetti, costringendo il brano ad essere indipendente e a “reggere” da solo senza interventi tecnologici. La voce vuole cambiare registro ad ogni brano, cerca di esprimere le emozioni dei diversi personaggi contenuti nel cd (la giovane de “La ragazza di Longarone”, piuttosto che il Primo Levi di “Oltre il tempo” o l’osservatore di “Dieci Passi”). Molto importante è segnalare la presenza di ospiti e collaboratori d’eccezione, tra i quali Massimo Priviero, Riccardo Maffoni, Massimo Maltese, Michele Gazich, che con la loro spontanea ed entusiastica partecipazione, avvallano la qualità dell’esordio da solista di Alex Cambise.