BARNETTI BROS BAND "Chupadero!"
(2010 )
Chupadero è un minuscolo paese del New Mexico, nei pressi di Santa Fè, a 2700 metri di altezza, che
conta la miseria di 318 abitanti in meno di 4 chilometri quadrati. Uno di quei 318 è il leggendario Jono Manson,
figura di spicco della scena rock statunitense degli anni Ottanta e Novanta e oggi, appunto, “rifugiato” nei
deserti del New Mexico: e là, per un miracolo musicale del tutto indimenticabile, si sono radunati, insieme
al suddetto Manson, tre tra i migliori cantautori del panorama italiano. Parliamo di Massimo Bubola,
tenutario di una carriera da oltre 20 album e migliaia di copie vendute, a cui associare un'intensissima e
fruttifera attività d'autore per autentici pezzi da 90 (il grande Fabrizio De Andrè, è ovvio, ma non solo:
Gang, Fiorella Mannoia, Mauro Pagani, Cristiano De Andrè, Massimo Priviero...) ed ora pure scrittore di
successo, grazie all'uscita di "Rapsodia delle terre basse", il suo primo romanzo. Ma parliamo anche di
Andrea Parodi, cantautore brianzolo (omonimo dello scomparso cantante dei Tazenda) che ha dato alle
stampe due album di rara bellezza come "Le piscine di Fecchio" e "Soldati", e di Massimiliano Larocca,
cantautore fiorentino il cui 3° lavoro, "La breve estate", si è aggiudicato il Premio Lunezia nella categoria
Musica d'Autore. Questo variegato ensemble (3 cantautori rock italiani ed un padre della musica d'autore a stelle e strisce
come Jono Manson) si è quindi unito sotto il nome di Barnetti Bros Band, e l'ha fatto con il preciso intento
di cantare le gesta dei più grandi... banditi di tutti i tempi. Troviamo così appaiati, in questo stupefacente
disco, fuorilegge statunitensi, come il mitico Billy the Kid, e briganti tricolori, come il "Passator cortese" di
romagnola memoria o quel Sante Pollastri (amico fraterno del ciclista Girardengo) cantato ne "Il bandito e
il campione" di Francesco De Gregori, di cui "Sante Y Girardengo" ne è traduzione in lingua inglese su
un'irresistibile andamento "tex-mex". Insomma, una prova di eccezionale valore, per chi ama le atmostere
texane, per chi è irretito dalla musicalità messicana, ma più generalmente per chi adora il rock e le sue
varie connotazioni. Un disco, in conclusione, assolutamente consigliabile e godibile. (Andrea Rossi)