recensioni dischi
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SUR  "Il limite"
   (2009 )

I Sur rappresentano una delle forme più pure, evocative e sognanti della nuova musica acustica italiana. Le loro scelte, che riguardino le note od il testo, rimandano contemporaneamente al passato ed al futuro, con una sensibilità davvero fuori dal comune. Vi parlammo già di loro, quasi 4 anni fa, quando il loro omonimo disco d'esordio fece sobbalzare sulla sedia più di un addetto ai lavori: la voce e soprattutto lo stile interpretativo di Eloisa Atti, così come il supporto musicale di Francesco Giampaoli, accarezzavano come un incanto l'ascoltatore avvezzo a queste sonorità (jazzate e brasiliane, soprattutto), ma pure l'orecchio distratto di chi, solitamemente, magari ascolta tutt'altre note. Ora, dopo l'allungarsi di un percorso che li ha visti pure omaggiare il talento del miglior De Gregori nella cover de "La cattiva strada" (realizzata insieme a Patrizia Laquidara per la compilation "Con quali occhi"), i Sur sono tornati con questo nuovo disco, che dimostra senza tema di smentite come il primo loro lavoro non fosse per nulla frutto del caso: la loro intensità, la loro piacevolezza d'ascolto, la loro ricerca (sempre onesta ma mai elitaria) ha in questo nuovo "Il limite" una splendida conferma. "Bovi in moscone" (dedicato al chitarrista Marco Bovi, loro collaboratore di vecchia data) è senza dubbio uno dei brani migliori del nuovo lotto, insieme alla title track ed alla struggente "Sandunga". Note dorate e sospese, frasi sussurrate e porte con grazia. Un album davvero consigliabile, per riconciliarsi con la vita. (Andrea Rossi)