recensioni dischi
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GIULIANO DOTTORI  "Temporali e rivoluzioni"
   (2009 )

Giuliano Dottori è nato in Canada, a Montreal, ma vive da sempre a Milano. Chitarrista dal curriculum denso di collaborazioni importanti (tra le ultime, Amor Fou e Atleticodefina), ha esordito come cantautore nel 2007 con l'album ''Lucida'', che ha ottenuto un eccellente riscontro di critica e pubblico (Rolling Stone lo ha definito "Un esordio toccante"). ''Temporali e Rivoluzioni'' è il suo secondo disco da solista. Registrato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, vede la produzione artistica di Giovanni Ferrario (musicista e produttore che vanta collaborazioni con artisti del calibro di John Parish, P.J. Harvey e Morgan). Il disco segna definitivamente l’eleganza quale marchio di fabbrica di questo cantautore e stupisce accarezzando, con il calore di un canto sommesso e ineludibile. ''Temporali e Rivoluzioni'' è infatti un piccolo scrigno fatto di ballate tiepide e brani più rabbiosi, arpeggi preziosi ma anche virate psichedeliche, atmosfere come brezze morbide, arrangiamenti magistralmente cuciti addosso a dieci tracce che colpiscono ognuna per la propria soffice aristocrazia sonora. Ma al centro rimane sempre la canzone, con testi amari e a tratti disincantati che toccano l’Io e il sempre più difficile mondo che sta fuori. ''Temporali e Rivoluzioni'' è un disco morbido e reattivo al tempo stesso, decisamente più aperto e maturo dell’esordio, un disco sulle crisi contemporanee, interiori e intimiste (“Chiudi l’emergenza nello specchio”) ma anche sociali (“Inno nazionale del mio isolato”) e sulla ricerca di un rinnovamento che sembra impossibile trovare. Questo disco è fatto di poesia, amara e delicata, ospitale e sempre coraggiosa.