SQUALLOR "Uccelli d'Italia"
(1984 )
Scoperto il successo clamoroso, agli Squallor serviva trovare nuovamente uno spot televisivo per mantenersi sulla cresta dell’onda. E, mentre la Penisola si affrettava a vedere cosa capitava in “Uccelli di rovo”, ecco la loro risposta, con maschione a chiedere “Amalia, hai comprato Uccelli d’Italia?”. Sì, rispose il popolo, partendo con l’ennesima finta hit parade (che scopiazzava “Relax”) e passando ad una parodia di Serge Gainsbourg in “Ne me tirez plus”, oltre a quella atomica di “A chi lo dò stasera”, che non ha colpe se l’originale, ovviamente al femminile, esisteva ed era stato imposto, tempo prima, ad una sconcertata Nadia Cassini. Altri pezzi di melodia trivialnapoletana, forse le cose migliori del disco, ma anche una soluzione evangelica che sconfessa le teorie di Dan Brown: “Al traditore” ci racconta cosa ne è stato di Giuda e del suo avversario, mentre Pierpaolo finisce a far la rivoluzione in Centro America, e il “Dottor Palmito” non ne vuole sapere di rifare l’organo sessuale del suo cliente. Altro che “enlarge your penis”! Gli Squallor ci avevano già pensato 25 anni fa. Come sempre. (Enrico Faggiano)