AIRPORTMAN & TOMMASO CERASUOLO "Weeds"
(2009 )
Diciamolo, non se può più dei dischi di cover. Negli ultimi anni ne abbiamo sentiti troppi, spesso uguali fra loro, e l'equazione "canzone nota, successo assicurato" non è poi stata così vera. Anzi, neanche un po'. Poi arriva un album come questo "Weeds", nel quale gli ottimi Airportman, insieme a Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, mostrano al mondo come realizzare un disco di cover che, semplicemente, abbia un senso. Perché questo disco ce l'ha eccome, un senso: anzi, oltre ad essere un bell'album (ed è bello davvero, credetemi), questo cd riesce soprattutto a mostrare gli interpreti in questione (quindi gli Airportman e Cerasuolo) così come sono. In pratica, è come se interpretassero canzoni proprie, per tutta la durata del cd. Sentire "In between days" dei Cure in una fantastica versione acustica, o ancora la colpevolmente dimenticata "(Feels like) Heaven" dei Fiction Factory riemergere dal passato con un inaspettato carico di poesia, tutto questo fa capire come i cuneesi Airportman ed il torinese Cerasuolo siano davvero grandi personaggi. I citati gruppi (così come gli ugualmente compresi Nick Drake, Echo & the Bunnymen, P.J. Harvey e via dicendo) dovrebbero, tutti in coro, ringraziare questo disco ed i loro ideatori. Perché, oltre che rendere un ottimo servizio alle vostre orecchie, ed in secondo luogo agli Airportman più Tommaso Cerasuolo, questo album rende un ottimo servizio soprattutto a questi brani ed ai loro originari ideatori. Potreste dirlo di molti altri dischi di cover? (Andrea Rossi)