recensioni dischi
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ONE DAY AS A LION  "One Day As A Lion"
   (2008 )

Ce ne è voluto davvero parecchio di tempo, otto anni per l’esattezza, perché materiale di studio dello storico frontman dei Rage Against The Machine tornasse a vedere la luce. E’ stato un ritorno un po’ in sordina, ma tutto sommato ne è valsa la pena. Nessuna volontà di esagerare infatti, nonostante la lunga attesa, per il neo-nato duo (al secolo “One Day As A Lion”) composto da Zach De La Rocha e dall’ex batterista dei Mars Volta, Jon Theodore: un omonimo E.P. di 5 canzoni uscito lo scorso luglio è il primo frutto della collaborazione.Lo stile del cantante è sempre inconfondibile, ma non qualcosa di già sentito: un rap decisamente energetico che si fonde perfettamente con sottofondi musicali più rock e ben ritmati, grazie a una batteria incessante che lascia molto spazio alla voce stessa. I suoni elettronici della tastiera di De La Rocha fanno il resto, creando un campo magnetico dal quale si viene decisamente attratti. Un E.P. ben studiato, senza sfasature, a partire dall’ipnotico singolo “Wild international”, meccanico e affascinante, che precede il più elettrico e disturbato “Ocean view”, un piccolo elogio alla distorsione. Si giunge quindi all’apice a metà dell’album con “Last letter”, probabilmente il pezzo più accattivante, in cui l’esplosiva combinazione di batteria e giro melodico iniziale culmina in un ritornello urlato ed arrabbiato come ai bei vecchi tempi. Un lieve rilassamento di tono arriva con “If you fear dying”, canzone vicina a un rap classico che mantiene però costante il livello di tensione espresso dal disco. A chiudere infine è l’omonima “One day as a lion”, che sembra tuttavia lasciare dei puntini di sospensione, come a non poter racchiudere in così poco spazio tutto il potenziale contenuto: un grido smorzato che non fallisce nel pervadere il corpo e la mente dell’ascoltatore. Insomma, un progetto interessante non solo per gli appassionati nostalgici dei primi Rage Against The Machine, ma anche per chi vuole accostarsi a una concezione diversa di un rap rock assolutamente originale e consigliato. (Federico Pozzoni)