recensioni dischi
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ALIX  "Good 1"
   (2008 )

La sanno lunga questi Alix, al loro quinto lavoro discografico registrato e mixato da Mr. Steve Albini al Red House Recording di Senigallia e masterizzato a Chicago da Bob Weston. Nomi grossi che non fanno a meno di mancare nella lista dei tour aperti dai norvegesi Pawnshop agli svedesi Dozer. Ma queste sono solo le premesse, se poi si corre alle prese con la loro energia in musica: qui si parla di certezze tra blues, psichedelia e stoner. Ma i limiti si allargano dall'hard rock al country, fino al garage, ed ecco che, più che di attitudine o di stile, parliamo di presa di coscenza in materia e tecnica, che non si limita ad un singolo contesto ma gioca tra i vari ambiti facendosi vera e propria arte di scrittura. Dalle vocalità di personalità indiscussa di "The sweet-smelling road" al coivolgente mood di "Without You"; c'è poi l'intima psichedelia di "Don't Run Ahead", le passeggiate in chitarra e le sinuosità di "Butterfy", o i titoli di coda di "Bianco e Nero", unica traccia in italiano. C'è grinta e dolcezza in "Good 1", ci sono le vorticose e visionarie chitarre di Pippo De Palma, la sezione ritmica di Andrea Insulla, l'ammaliante voce di Alice Albertazzi e le slide blues di Gianfranco Romanelli. Ma soprattutto c'è classe, classe che non fa una grinza. (Sara Bracco)