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PAOLO CAPODACQUA  "Un deux trois"
   (2009 )

Un, deux, trois… E’ l’inizio di qualcosa, l’incipit di tutte le conte infantili, il tempo scandito della danza classica, ma anche il ritmo ternario degli imponenti valzer ''fin de siecle'' e dei valzerini in voga nelle balere romagnole: un ritmo “trasversale”, che segna i passi della cultura alta e di quella popolare. Dopo aver scritto per anni storie in canzone, Paolo Capodacqua torna a raccontare e raccontarsi attraverso la musica nuda. Lo fa con gli strumenti a sua disposizione, con quella chitarra il cui suono è stato definito suo vero e proprio “marchio di fabbrica”, e con l’uso di simulatori sonori che manovra egli stesso in solitario, alla stregua del navigatore che si allontana dalla riva con la sua fragile imbarcazione per restare da solo a riflettere... tra mare e cielo. Dentro al viaggio alla scoperta di sé stessi rientrano i momenti e gli oggetti dell’infanzia di ognuno di noi: chiunque sia stato bambino negli anni ’60 e ’70 ricorderà una scatola di latta di biscotti Mellin riciclata in scatola porta-bottoni o porta-qualsiasi-cosa, le pillole, l’attesa, le clownerie pazze e felici dell’amicizia. “Un deux trois” è perciò un viaggio scandito dalla ricerca di un orientamento, di un percorso: quattro passaggi che segnano altrettanti punti cardinali, nord, sud, est, ovest, fino all’illuminazione, al senso ritrovato delle cose e della vita: malinconia, gioia, tragedia, consapevolezza e vanità del vivere, e di un viaggio che, nonostante tutto, continua... Questo non è per il momento un disco fisico: pensato ab origine dallo stesso autore come un album libero e virtuale, è prodotto e distribuito esclusivamente in versione digitale (mp3 ad altissima qualità) sulla piattaforma I-TUNES. Chitarrista e storico compagno di ventura di Claudio Lolli, con cui da sedici anni gira l’Italia proponendo dal vivo il repertorio dello storico cantautore bolognese, Paolo Capodacqua è nato ad Avezzano (AQ) nel 1961. E' autore di musiche per il teatro e traduttore-interprete delle canzoni di Georges Brassens. Oltre alla collaborazione intensa e stabile con Claudio Lolli, la sua chitarra è stata suono, voce e trama creativa per le parole e la musica di altri poeti, musicisti ed autori. Tra tutti: Davide Riondino, Gianni D'Elia, Angelo Ferracuti, Ugo Riccarelli, Jarmila Ockajovà, Roberto Piumini, Stefano Tassinari, Marco Moschini. Dal 1992 scrive canzoni per bambini, con l'intenzione di dare dignità ad un genere finora ritenuto di evasione e bamboleggiante. Nel 1999 ha musicato il film di Chaplin “Il Pellegrino”, trasformandolo nel recital filmico-musicale “La Cantata delle bugie con le ali”. E’ Testimonial per il 2007 della Manifestazione Nazionale Bimbimbici promossa dalla FIAB (www.bimbimbici.it). Docente del corso Musica e Teatro nel Master in Music Management della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Chieti nell’anno 2005, collabora inoltre - come autore della sigla e delle musiche - con il programma della Radio Svizzera “Lilliput”. Storie di Note ha distribuito nel 1994 “La torta in cielo”, album che rende in musica le poesie di Gianni Rodari, e nel 2001 ha prodotto “Bianchi rossi gialli neri”, un disco di canzoni inedite per bambini ed adulti-ancora-un-po’-bambini, che in breve tempo si è aggiudicato un grande apprezzamento di critica e pubblico, arrivando fino al mercato americano. Due artisti insieme possono mettere in comune i loro talenti darsi valore a vicenda: con questa idea, all’avventura musicale di Paolo Capodacqua si è aggiunta Linda Brindisi, giovane pittrice milanese. Già molto affermata nel suo campo, la Brindisi ama particolarmente la sperimentazione di nuovi modi di dipingere. Ad esempio tramite la pittura collettiva, messa in atto tramite le sue mappe, già diventate un cult fra gli appassionati di pittura contemporanea: sono grandi fogli di carta rotondi, sulle quali tutti, grandi e piccoli, possono dipingere in libertà. La più grande, del diametro di cinque metri, è stata creata alla Biennale di Venezia del 2007 (al suo interno ci sono anche le pennellate di artisti famosi come Jovanotti e il suo bassista Saturnino). La sua mappa più piccola è invece esattamente quella prodotta per la copertina di ''Un deux trois''. “Ho accettato subito la proposta di Capodacqua” ha detto Linda Brindisi “perché è un amico e un artista che stimo molto e perchè la sua musica, pensata direttamente per I-Tunes, è una musica libera. Ho preparato tre copertine. Una a colori, una in bianco e nero e una a tecnica mista. E' stata scelta quella in bianco e nero ma non è escluso che per i prossimi cd non vengano utilizzate anche le altre”. Le altre mappe di Linda Brindisi sono visibili sul sito del progetto Sestaluna di Moony Witcher: www.sestaluna.eu.