recensioni dischi
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SALVATORE SCHISANO  "In treno"
   (2008 )

Un album maturo, concepito senza fretta o inganni, che ci ricorda che in fondo la musica parte proprio da lė, da quelle emozioni profonde che segnano il vissuto, e dalle origini radicate nel pop-cantautoriale cosė naturale ed anche cosė maledettamente sincero. Non mischia le carte in tavola, Salvatore Schisano, ma si lascia raccontare senza mosse false, senza azzardi ma attraverso quel senso melodico puro a cui non manca l'eleganza del jazz e le contaminazioni frizzanti in puro stile brasiliano. La storia di un viaggio "In treno", un viaggio interiore: č tutto questo ma non solo, sono anche 10 tracce che segnano un percorso di vita di un uomo che ha vissuto la sua musica seguendone tutte le sfaccettature, portandola con sč in ogni fermata. Un'alchimia tra stili, atmosfere e messaggi di vita che si lasciano consolare (''Che cos'č la vita'') per poi accumulare, al tramonto, dolcezza (''Luna Bianca'') e intensa passione (''Note di tango'') di "Un'introvabile amor". Un viaggio dal mutato paesaggio, un paesaggio che fai fatica ad afferrare, a cui porgere un saluto che sa di ricordo (''Au revoir''), un ricordo e una dovuta dedica d'autore (''Massimo Troisi''). Delicate le fughe di Salvatore Schisano, eleganti nel suo contesto, a cui un'uscita di binario ogni tanto non avrebbe fatto male ma, in fondo, č proprio questa la sua arma vincente, una respirata sinceritā che attravesa tutto il disco e si lascia raccontare tra profondi e personali paesaggi emotivi. (Sara Bracco)