PETROSINO "Slices"
(2009 )
"Slices", quindi "spicchi". Spicchi musicali di grande effetto, nel nuovo album della band Petrosino, ennesima creatura di David Petrosino, cantante, chitarrista, autore, produttore (e, nel tempo libero, pure conduttore radiofonico...) con all'attivo importanti collaborazioni come quella con Mauro Pagani e con la grande Noa. Ogni spicchio, in verità, presenta sapori diversi: non ha, ogni fetta di questa virtuale pizza, gli stessi ingredienti e, quindi, lo stesso approccio alle nostre papille gustative. Quindi ogni brano (pardon, ogni spicchio) suona diverso, ha mutevoli sapori ed odori. Tutto, comunque, nel nome del rock, questo è certo: a tratti melodico, a tratti duro e convinto, in ogni caso ammaliante e ben eseguito. Nel brano d'apertura, "Pure", si affronta una delle tematiche più d'attualità (ma, chissà perché, raramente trattata in musica), quella dell'attuale rapporto con il mondo arabo, cercando di superare la disinformazione che il mondo occidentale ha su quell'universo, con l'intento di provare a vedere le cose dal loro punto di vista. "The Flying People" (musicalmente un autentico capolavoro) è invece la trasposizione musicale di una storia fantastica che da molti mesi Petrosino inventa quotidianamente, raccontandola ai suoi figli prima di addormentarli. La tematica dell'immedesimarsi, del provare a vedere le cose dal punto di vista di chi ci sta di fronte, ritorna prepotentemente (e compiutamente) nella 'quasi-titletrack' "Slices of happiness", nella quale si racconta di un bambino zingaro che si ingegna a suonare il violino sul metrò: anche qui si prova quindi (un'altra volta) ad immedesimarsi, cercando di vedere le cose dal punto di osservazione del musicista in miniatura. Grande compattezza sonora, grande padronanza stilistica, grande riuscita musicale, in questo bel disco, anche grazie a ottimi collaboratori come l'ottimo Dome La Muerte alla chitarra solista. Bella, infine, anche e soprattutto la veste grafica, con una copertina accattivante e ben realizzata. Tutto, insomma, decisamente consigliabile. (Andrea Rossi)