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URSULA RUCKER  "Ruckus soundsysdom"
   (2008 )

A distanza di due anni dall’ultimo album, “Ma'at Mama” (K7 Records, 2006), Ursula Rucker è tornata sulla scena con l’album "Ruckus soundsysdom". Come al solito parla senza mezzi termini, esprimendo vari personali punti di vista e verità con una precisione che taglia l'acciaio. Ursula Rucker è poesia pura, sensualità e critica sociale pungente, fondendo in maniera originale hip hop, funk e ritmi rarefatti. Prendendo a calci i luoghi comuni su qualsiasi argomento, dalla condizione femminile alla schiavitù, sino all'amore, al sessismo, politica e altro, la Rucker ridefinisce lo stile musicale della black poetry con la sua tipica urgenza socio-politica e la sua dolcezza nel "cantare parlando". Come una degli artefici del revival poetico di Philadelfia, Ursula si è messa in evidenza ben prima che iniziative come il programma tv "Def Jam Poetry" portassero le performance poetiche di strada (definite con termini quali "slam" o "spoken word") all'attenzione dei media in USA. Citando influenze diversificate che spaziano dalla poetessa e attivista Sonia Sanchez (icona della cultura black americana) all'artista rivoluzionaria messicana Frida Kahlo, da Zora Neale Hurston (intellettuale nera dell'Harlem Renaissance nel primo ‘900) fino al musicista Prince, la laureata in giornalismo Ursula Rucker riesce a bilanciare maternità, attivismo e arte con stile e tranquillità. Le sue storie ritmiche di lotta e sofferenza hanno un carattere confidenziale, non sono mai prediche. Spiegando il suo tentativo di scuotere la gente su argomenti che la società spesso cerca di mantenere nascosti, Ursula tende alla semplicità: "sono diretta a trattare i problemi reali". Ursula Rucker ha scioccato le platee internazionali da Tokyo a Città del Capo accanto a nomi come Gill Scott-Heron, Mos Def, Macy Gray e la grande Nina Simone. Quando Ursula Rucker impugna il microfono, tutte le orecchie prestano attenzione. Le sue parole hanno peso, forza e potere. I primi reading pubblici di poesia di Ursula Rucker risalgono al ’94. In breve tempo, registrazioni con Silent Poets, King Britt, 4Hero e featurings su tre album consecutivi dei Roots hanno cominciato a far conoscere la voce melodiosa di Ursula all'audience internazionale. Il suo album di debutto è "Supa Sista" su K7 label nel 2001. Segue "Silver and Lead" nel 2003 con l'apporto di vari produttori. Il terzo album di Ursula Rucker, come già accennato, è uscito a gennaio 2006 e si intitola "Ma'at Mama", sempre su K7. Ed ora questo nuovo capitolo.