recensioni dischi
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ESPERANZA SPALDING  "Esperanza"
   (2008 )

Dotata di una tecnica straordinaria, di una voce da sirena che naviga fra le acque di tre diverse lingue e di una abilità di composizione che unisce alla perfezione il meglio della vecchia scuola alle nuove tendenze, Esperanza Spalding è un vulcano in eruzione per la scena musicale internazionale. Con questo secondo album a suo nome, la giovane contrabbassista, vocalist e compositrice nordamericana ci dà la cifra delle sue potenzialità. "Esperanza" è frutto di un intenso lavoro che l’ha vista affiancata da un nutrito gruppo di affermati musicisti quali Niño Josele, prodigio della chitarra flamenca, Jamey Haddad, percussionista noto per le sue numerose collaborazioni con artisti del calibro di Paul Simon e Dave Liebman, Horacio "El Negro" Hernández, batterista già vincitore di un Grammy Awards, e Donald Harrison, sassofonista di New Orleans anch’egli noto per l’impeccabile carriera e le numerose collaborazioni. Il disco si apre con ''Ponta de Areia'', composizione di Brant Fernando Rocha e Milton Nascimento, che Esperanza canta in portoghese con eleganza e scioltezza. Particolarmente riuscita anche ''Fall In'', nella quale la cantante si trova perfettamente supportata dal pianista Leo Genovese. Ancor più intensa la versione castigliana dello standard "Body & Soul", che diventa ''Cuerpo Y Alma'', resa ancora più difficile dalla complessa trasposizione linguistica. ''Samba Em Preludio'', il brano che conclude il disco, è un elegante affresco accompagnato da un arrangiamento minimale composto dal contrabbasso di Esperanza e dalla impeccabile chitarra di Niño Rosele, in modo tale da risaltare la splendida interpretazione in portoghese della cantante. Un disco questo che segna un passo decisivo nella carriera di questa straordinaria artista di nome Esperanza.