ÔLAFUR ARNALDS "Eulogy for evolution"
(2008 )
A soli 21 anni, questo ragazzo, accompagnato dal suo quartetto d'archi e dal laptop, si è esibito prima dei Sigur Ròs, durante il loro ultimo tour europeo (tranne che in Italia). Natio della città di Mosfellsbaer, appena qualche chilometro fuori Reykjavik, Ôlafur si è immerso letteralmente e totalmente nella stesura di delicate composizioni sinfoniche, riuscendo ad effettuare un connubio tra strumenti classici, quali pianoforte ed archi, con loops, sottofondi ambientali, elettronica e beats. Questo suo album di debutto 'Eulogy for evolution' vuole rappresentare tutte e cinque le stagioni della vita, dalla nascita alla morte. Il successivo e.p. 'Variations of Static' è stato concepito per essere presentato in edizione limitata solamente durante le date del tour. Ripartendo dalle basi classiche di quest'album, Arnalds incorpora anche stravolgimenti elettronici e la voce mortale delle macchine. Costantemente alle prese con un tour che lo ha portato a suonare nei più importanti club e teatri in tutto il mondo, esibendosi anche con artisti del calibro di Aphex Twin o, come detto, nell'ultimo tour Europeo dei connazionali Sigùr Ròs, è in quest'ambito che si sente maggiormente a suo agio, andando ad accarezzare con le sue armonie, le emozioni più nascoste dei suoi spettatori. Riesce ad immergere gli ascoltatori nell'incontaminata natura della sua terra, con la pacatezza dei suoni di Matthew Cooper, la devastante malinconia di Matt Elliott, con la spensierata gioventù di Micah P. Hinson.