THE GENTLEMEN'S AGREEMENT "Let me be a child"
(2008 )
Finalmente l’esordio bucolico dei Gentlemen’s Agreement. Nu-Folk? Indie-folk bucolico? Cos’è l’indie-folk bucolico? Se non lo sapete chiedetelo a quei quattro campagnoli dei Gentlemen’s Agreement, che vi spiegheranno come quel 'bucolico' sia un aspetto fondamentale della loro musica. Più probabilmente, però, la risposta la troverete nel loro album d’esordio “Let me be a child”, pubblicato dalla neonata Materia Principale Rec. (che ha nel proprio rooster anche i The Collettivo). Finalmente i quattro napoletani hanno trasformato un lungo lavoro in un album che li catapulterà nel mondo della discografia ufficiale, dopo anni passati ad allietare i palati più fini, e la critica più feroce, grazie a due demo autoprodotte, e ad un’enorme quantità di concerti in giro per l’Italia, che li hanno resi già un piccolo must dell’underground (chiedete di ''Blonde Country Girl''!). Il disco è stato registrato con l’aiuto di Massimo d’Avanzo (già al lavoro con ‘E Zezi, Almamegretta, Daniele Sepe e altri) e masterizzato al West West Side Music di New York da Alan Douches (Ben Folds Five, Converge, Sufjan Stevens nel suo curriculum). L’artwork è a cura del giovane – ma già quotatissimo – artista Roberto Amoroso (autore delle splendide copertine degli ultimi dischi di A Toys Orchestra e 24 Grana, Tyang Tiffany, Meg, tra gli altri). La natura, la campagna (campagnoli amano definirsi i componenti del gruppo), ma soprattutto l’indie-folk che si mescola al country, il gipsy jazz che abbraccia una enorme strumentazione “tradizionale” fatta di banjo, ukulele, cavaquinho, glockenspiel, kazoo, fisarmonica, arpa, ma anche tromba, basso tuba, oltre agli strumenti classici di una sana band indie rock (chitarra, basso, batteria), più suoni vari ed eventuali presi in prestito dalla loro vita. Il tutto, ovviamente, quanto più lo-fi possibile, così da rendere il loro suono quanto più vicino al loro sound live, assolutamente caldo, come l’indie-folk bucolico deve assolutamente essere, assolutamente reale. Vi mancano le corse da bambini nei prati, quei suoni legati alla parte più bella dell’infanzia, ai pantaloni con le toppe alle ginocchia e la natura incontaminata? Vi mancano i Gentlemen’s Agreement...