recensioni dischi
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THE NEW YEAR  "The New Year"
   (2008 )

Nati dalle ceneri dei compianti Bedhead, indie-cult band degli anni '90 protagonista di tre indimenticabili LP (più svariati EP) su Trance Syndicate, i The New Year debuttano nel 2001 col capolavoro ''Newness Ends''. Nonostante il titolo evochi il concetto di "fine", una cara ossessione dei fratelli Kadane dopo il triste scioglimento dei Bedhead, quel disco d'esordio con il nuovo moniker sembra voler siglare l'inizio di un nuovo capitolo musicale. Non un semplice e temporaneo side-project, ma una band a tempo pieno, capace di emanciparsi dal minimalismo slow core dei Bedhead per sperimentare soluzioni più pop. Il versatile polistrumentista Christopher Brokaw (Come, Codeine, Pullmann), contribuisce in veste di batterista ad allargare il già ampio spettro di sonorità della band, arricchendone la ricerca sonora anche dal punto di vista ritmico. I raffinati arrangiamenti di chitarra virano verso un retroterra pop: più diretti ed immediati e strutturati attorno ad una forma-canzone circolare. Nel corso degli ultimi 17 anni Matt e Bubba Kadane hanno fatto tutto il possibile per evitare la fretta nella composizione di un disco. I dischi hanno bisogno di tempo per essere coerenti, e la coerenza - anche la più sottile - è ciò che rende i dischi più di una mera raccolta di canzoni. Il risultato più recente di questo approccio è il nuovo omonimo lavoro a firma The New Year, il culmine di quattro anni di songwriting e di un anno di registrazioni. Dal punto di vista dei testi, queste dieci canzoni trattano di tempo perduto, di desideri frustrati e del bisogno degli altri. Sebbene musicalmente queste possano essere le canzoni più varie del gruppo - per una band che ha fatto dell'utilizzo innovativo di tre chitarre la propria caratteristica principale, metà dei nuovi pezzi sono invece costruiti attorno al pianoforte - è la loro particolare sequenza a rendere coerente la storia raccontata. E persino la mancanza di un titolo sembra suggerire che questo disco rappresenti l'apice di tutto quello che il gruppo ha sempre provato a raggiungere. Indubbiamente una delle massime espressioni dell'indie rock a stelle e strisce.