recensioni dischi
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VALIUM DOLL  "There was something in my drink"
   (2008 )

Registrato e mixato nella tarda Primavera del 2008 all’Hofmann Studio da Francesco Doro, "There Was Something In My Drink" raccoglie sette piccole gemme sonore. Con la luce ed i colori evocati nei venti minuti del suo primo lavoro, Valium Doll riesce nel suo intento di esprimere in maniera chiara e veemente le sue visioni, utilizzando un linguaggio musicale ricco di riferimenti forti, mai ruffiano o speculativo. L’invito all’heavy rotation dell’opera è naturale fin dal primo ascolto, frutto della complicità tra la musica istintiva di Valium Doll e le tematiche delle sue canzoni, dominate dall’osservazione introspettiva. "There Was Something In My Drink" è la colonna sonora perfetta per il ritorno a casa, dopo una notte in improbabili club di terz’ordine, sprecata tra alcol, sostanze e mille sigarette, con l’inevitabile conseguente hang over. Valium Doll esiste per la necessità di fare musica semplice e diretta. Avvicinatasi alla musica precocemente, dopo alcuni anni di ascolti formativi e di composizioni seminali che non vedranno mai la luce, Valium Doll inizia nel 2005 la sua esperienza con le Blank Symbol, rock band di cui tuttora fa parte. La maturità espressiva alimenta la sua esigenza di comunicare anche con altre formule: prima con lo pseudonimo di Joey Division (personaggio di ispirazione duchampiana), il suo intento era diffondere qualcosa senza far sapere quale fosse la sua vera identità. Ma all’inizio del 2008, quando le cose prendono una piega seria, ecco che sfuma tutto il giochetto. Entra in studio di registrazione, producendo il suo primo EP "There Was Something In My Drink". Con Valium Doll collabora attivamente Lorenzo Petri, già alla chitarra nei The Last Days of Disco.