DURAN DURAN "Liberty"
(1990 )
Salutata la fine del decennio con una raccolta, “Decade” appunto, quel che restava dei Duran esordì nei ‘90s con un nuovo lavoro, atto a saggiare il polso del proprio pubblico nel momento in cui si cambiava epoca. E i risultati furono disastrosi. “Terminati gli ‘80s, c’era una gran voglia di spazzare via tutto quello che li rappresentava, noi in prima fila” avrebbe detto Simon Le Bon svariati anni dopo. Di certo, non poteva essere “Liberty” il modo per convincere le ragazze a tenere il poster dei Durans anche raggiunta la maggiore età: confuso, infelice, con un “Violence of summer” come singolo iniziale che era la più classica delle canzoni senza arte né parte, e un pop pesante, noioso, che non poteva più affidarsi all’indulgenza del “basta che sia bello”. Il secondo singolo, “Serious”, ebbe qualche radioplay in più, ma ormai era più facile prendere a pietrate i vecchi e compromessi eroi di “Ciao 2001”, che non arrabattarsi per tenerli in auge. C’erano altri eroi, c’erano altri poster, e il duo Simon-John era un vecchio amore da scuola media, ormai dimenticato. (Enrico Faggiano)