recensioni dischi
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JACOPO BETTINOTTI  "Pensa piano"
   (2008 )

E’ notizia dei giorni scorsi che la più importante catena di grandi magazzini d’oltremanica abbia tolto i cd singoli dalla propria fornitura. Molti giornali hanno dato grande risalto a questa notizia, vedendo nella decisione il definitivo de profundis di questo supporto, in effetti ora molto meno venduto, e nipotino dello storico 45 giri. Al di là delle comunque interessanti dissertazioni sul perché e sul percome di questa decisione, va rilevato come, in certi casi, il supporto continuerà eccome ad esistere. Pensiamo ad esempio agli U2, ai Cure o ai R.E.M., che da sempre infilano negli estratti dai propri album una tale ed importante massa di outtakes che per i fans è davvero impossibile sottrarsi. Che c’entra tutto questo discorso, vi chiederete, con Jacopo Bettinotti? “Pensa piano” è il suo nuovo singolo, anticipazione dell’omonimo album in uscita, il 2° di questo bravo cantautore. Ed è testimonianza, questo singolo (forse involontariamente), del perché si è forse arrivati alla morte del supporto in questione. O, ancora meglio, di come si sarebbe potuti non arrivarci mai, a questa morte. Questo, e qui veniamo al punto, non è per nulla un singolo “classico”, con 1 o 2 brani, magari con la stessa canzone in 2 diverse versioni. In effetti, spendereste qualche euro, al giorno d’oggi, per un cd di tale povertà? Io no. Jacopo ha invece rispolverato il vecchio termine “e.p.”, extended play, realizzando un singolo che di singolo ha veramente poco, almeno rispetto ai recenti stilemi: 6 brani (a dare un’idea molto più completa delle proprie potenzialità), ed inoltre la traccia video del clip della title track, nel quale protagonista è la bellissima Anna Falchi. E quindi torno a rivolgervi la domanda di prima: a questo punto spendereste qualche euro per questo cd? Molto più probabile, è ovvio. A volte la crisi di un settore viene causato da problemi oggettivi (e nel caso dei dischi ce ne sono certamente, di problemi oggettivi), a volte invece le crisi vengono causate, o almeno accompagnate, da una certa incapacità degli operatori dello stesso settore. Cari discografici, quanto ci voleva a creare prodotti come questo? Mi viene da pensare che, se è stato fatto per Jacopo Bettinotti, lo si poteva fare anche per personaggi più famosi e teoricamente remunerativi, o no? Infine, la qualità. Qui c’è, eccome: Bettinotti si dimostra talento vero, oltre che esperto e maturo. “Respiro ancora di te”, “Non può piovere per sempre” e, ovviamente, la title track sono brani di ampio respiro e capaci di attrarre orecchie diverse, provenienti da diversi mondi musicali: da chi ama il mondo cantautorale italiano, chi invece segue più volentieri la musica d’autore d’oltremanica (James Blunt, Elton John, Coldplay, tanto per fare qualche nome), ed anche chi preferisce le proposte più intimiste statunitensi come Faris Nourallah, Elvis Costello o Elliott Smith. Tutti, quindi, si possono ritrovare appaiati in questa proposta di Jacopo Bettinotti: in attesa che l’album in arrivo chiarisca ancor di più le potenzialità di questo ragazzo. Che, comunque, già da ora si mostrano davvero interessanti. (Andrea Rossi)