recensioni dischi
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VICK FRIDA  "Cine_pop"
   (2008 )

I Vick Frida prendono forma nel 2000 con la registrazione del primo demo in uno studio degno di tale appellativo; si tratta dell’Euphonic studio di Migliarino (PI). Enrico Fridlevski, Marco Gherardi e Andrea Ciacchini respirano così l'aria dello studio di registrazione, e grazie a Gabriele Guidi (fonico/produttore) entrano in contatto con i suoi strumenti, esperienza che li porterà poi, ad addentrarsi nella materia “Produzione”. Nel 2001 la lingua è quella della musica internazionale; il debutto discografico dei Vick Frida, per l’occasione con l’appellativo "De-vice", è "STRANGEST KIND OF LOVE" (Sony), tra la house ed il Pop; il singolo co-prodotto con il duo milanese della MOTIVO, ottiene ottimi riscontri a livello radiofonico e non solo. In Italia e ancor più all'estero viene selezionato ed entra nelle tracklist di svariate compilations uscite in tutta Europa. Particolarmente apprezzato in Grecia dove ottiene un generoso e prolungato airplay radiofonico, il brano viene selezionato per compilations importanti, nelle cui tracklist figurano artisti come Craig David, Jamiroquai ed altri importanti nomi della musica internazionale. Vendite per un totale di circa 20.000 copie tra cd singoli e raccolte. Nel 2002 "HEAR MY CRYING" (EMI) è la prima pubblicazione col nome attuale, di cui i "Vick Frida" curano autonomamente anche la produzione; il singolo entra in rotazione su territorio italiano riscuotendo buon successo radiofonico e frutta una serie di esibizioni in locali e club tra cui il TNX (Fi). Nel Gennaio 2006 "TI RACCONTO" (La Serra/Carosello) segna il passaggio all'italiano e l'inizio della collaborazione con Diego Calvetti e la sua struttura, Platinum. Il singolo ottiene ottima visibilità, ritagliandosi spazi di rilievo quali l'entrata in rotazione sui più seguiti network radiofonici. Settembre 2007: durante la lavorazione del disco d’esordio, prestano musica e suggestioni a due film, uno per la regia di Laura Muscardin (“Dillo a Billo”), tra i cui autori della colonna sonora compare, tra gli altri, Youssou n'Dour. Ed ora, “Cine_pop”: definizione, nata durante la scrittura di questo disco, che non vuole indicare musica scritta per il Cinema ma che con il cinema ha qualcosa in comune, e che dal cinema spesso trae ispirazione. Si tratta di canzoni che in vario modo richiamano immagini tipicamente “celluloidi”, o che da questo mondo adiacente rubano/citano temi di colonne sonore le cui atmosfere, la grande forza evocativa, tocca emotivamente, accende ricordi. Il "Cine" in questo "pop" è diffuso a più livelli, nei testi, nell'arrangiamento degli archi (molto curato e di chiara ispirazione “Morriconiana” a tratti): ogni traccia, ogni episodio ha la sua tangenza con questo mondo, con i suoi codici e stilemi, basta chiudere gli occhi e farsi prendere per mano. Un disco scritto di notte, decisamente notturno.