recensioni dischi
   torna all'elenco


IMMANUEL CASTO  "Deflorato"
   (2005 )

La prima domanda, da porsi davanti a questo tipo di prodotto, è “ci fa, o ci è?”. Se lo fa, complimenti alla fantasia, mentre se lo è, allora, complimenti al coraggio. Perché in tanti hanno parlato d’amore, e in tanti hanno parlato di sesso. E se c’è chi – superficialmente – ha parlato di amore omo, nessuno fin qui aveva parlato di sesso omo. Lui decide che è il caso di recuperare il tempo sprecato, e per questo non si risparmia in nessuna maniera, anzi: le sue canzoni raccontano di queste esperienze, lasciando davvero nulla all’immaginazione. Basterebbero i titoli dei pezzi, per capire che non si sta parlando di passerotti-non-andare-via o di rime cuore-amore: dato che lo scrivente non vuole che l’Opus Dei piombi violentemente in casa del mio direttore, rimando al sito del Casto Divo (“castoimmanuel.org”) per maggiori dettagli. Mi venga concesso soltanto di farne tre, di questi: “Anal beat”, “Bondage” e la recentissima “50 bocca 100 amore”, lasciando poi agli interessati il piacere di andare ad approfondire la faccenda. Quel che sconvolge, di questo personaggio recentemente apparso anche in servizi televisivi – ovviamente – molto depurati, è che se i testi sembrano usciti da un “Caballero” d’annata, la produzione è invece ricercata, con sonorità che, per intenderci, non sfigurerebbero se venissero irradiate da MTV o da qualsiasi altro network. Dance con molti richiami agli anni ’80, cose che farebbero l’invidia a Scissors Sister o alle più recenti Paola & Chiara, o perfino a Tiziano Ferro, per gradire. E i suoi video hanno una eleganza e coreografie d’avanguardia. Solo che, come detto, qualsiasi suo intervento vocale (un Mango con meno falsetto) è per raccontare robe che non possono trovar facile ostello da nessuna parte, al punto da far passare le peggiori liriche degli Squallor come argomenti per le Edizioni Dehoniane o per le parrocchie. Sarebbe da dire che è un peccato, perché tutto il resto merita: ma se non fosse così com’è, forse, non riuscirebbe a risaltare. Prendere o lasciare, questo è il problema. (Enrico Faggiano)