recensioni dischi
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INCOGNITO  "Adventures in black sunshine"
   (2004 )

Quando gli Incognito hanno registrato per la prima volta nel 1979, Jean-Paul Maunick, leader della band, da tutti conosciuto come "Bluey", ricorda di essersi seduto vicino al mixer e di aver pensato: "Spero che questo sia un progetto destinato a durare a lungo e ad avere successo". Nel 2004, a distanza di 25 anni da quel giorno, il gruppo ha festeggiato, appunto, il 25° anno di carriera, con l'uscita di quest'album, "Adventures In Black Sunshine"; ancora oggi gli Incognito che sono considerati i pionieri della scena britannica dell'Acid Jazz, sono stimati e apprezzati e seguiti da un folto pubblico, all’attivo ben dieci album ed un intensa attività live. La carriera del gruppo ha inizio quando Chris Hill, allora il DJ più rivoluzionario ed influente del Regno Unito, procura loro un contratto con l'etichetta Ensign. La passione di Chris nei confronti della musica soul e jazz influenza l'inconfondibile sound della band. Le precedenti collaborazioni del DJ includono infatti Steve Wonder, Philip Bailey, Marcus Miller, D’Angelo, Roger Sanchez, George Benson, Carleen Anderson, Terry Callier and David Morales. L'esordio avviene nel 1981 con l'album “Jazz Funk”: servendosi della splendida voce di Maysa Leak, Maunick riesce a creare un genere che mescola jazz e funk, ottenendone delle atmosfere uniche. Una decina d'anni dopo, questo nuovo stile si sarebbe chiamato acid jazz. Nel 1991 gli Incognito tornano dopo un periodo di silenzio sulla scena internazionale con “Inside life”. La consacrazione avviene con l'album seguente “Tribes vibes and scribes” del 1992, dove si trova una versione rivisitata di “Don't you worry about a thing”, di Steve Wonder. Segue nel 1993 un altro successo con l’album “Positivity”. Quest'album vede l'acclamato ritorno alla voce di Maysa Leak, che canta in sette brani, incluso il singolo "Listen To The Music" e "Everything You Heart Desires", canzone dai sapori brasiliani. Ci sono anche pezzi strumentali come "The World Is Mine" e "Beyond The Clouds", con un ritorno alle sonorità jazz-funk di un tempo, tipiche degli esordi di Bluey e compagni. Altri cantanti sono Tony Morelle, ospite fisso della line-up nei concerti live, e Imaani. I principali collaboratori di Bluey per la composizione dell'album sono stati Matt Cooper, Ski Oakenfull and Graham Harvey, tutti e tre ingredienti fondamentali dell'"Incognito sound" in tutti questi anni.