recensioni dischi
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ASOS  "A s.o.s."
   (2007 )

Degli Asos se ne parla da tanto tempo: la brava band di Lorenzo Fondi (autore di musiche e testi dei brani del gruppo) si è fatta notare per buone proposte musicali, per una notevole promozione, ma soprattutto per alcune idee originali ed innovative che, a qualcuno, potrebbero sembrare centrare poco con le 7 note ma che invece, in questo momento di conclamata staticità del mercato (per non dire di immobilità assoluta), sono parte integrante del lavoro di una band, proprio come i concerti o i prodotti discografici. Ci riferiamo alla cover di "Io ho in mente te" centrata sul problema delle stragi del sabato sera (leggete a riguardo la nostra recensione), ed anche (anzi, in particolar modo) all'iniziativa di qualche mese fa, quando a Roma, in alcuni quartieri centrali, a non pochi fortunati è capitato di trovare sul parabrezza della propria auto... l'ultimo cd degli Asos al posto del solito volantino. Iniziativa inedita, che a quel tempo meritò addirittura le pagine dei giornali e delle agenzie di stampa su internet. Un gesto "estremo", se volete, ma che potrebbe avere paralleli nel prossimo futuro: vedete, forse, analogie con la recente distribuzione gratuita del nuovo album di Prince allegato ad un tabloid britannico? Io sì, per esempio. Ma la cosa più interessante è che, chiuso il capitolo promozionale innovativo, agli Asos rimane da giocare la carta più importante, quella della qualità. Ecco, quindi, che le suddette campagne pubblicitarie non hanno coperto una proposta scarsa, non hanno promozionato un prodotto che non poteva farcela con le proprie gambe: viceversa, era solo un ulteriore (e vincente) mezzo per dare il giusto risalto a qualcosa che vale davvero la pena conoscere. A rivelare, insomma, qualcosa che conviene scoprire. Ecco quindi che dopo oltre 10 anni (la band si è infatti formata verso la metà degli anni ‘90) gli Asos mettono un primo punto sulla propria carriera, pubblicando questo E.P. "A s.o.s.", che altro non è che la raccolta degli ultimi 4 singoli emessi più un videoclip. Un punto d'arrivo e di partenza al tempo stesso. Tutti validi i brani contenuti, con particolare menzione per la canzone d'apertura (primo singolo della band), "Libero così", con la partecipazione di Mario Schilirò, chitarrista storico di Zucchero. Tenete d'occhio gli Asos, non sarà tempo perso. E, mi raccomando, occhio al parabrezza! (Andrea Rossi)