recensioni dischi
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GIACOMO SCUDELLARI AND BAND  "Giacomo Scudellari and band"
   (2007 )

Il concetto di new folk italiano richiama alla mente i soliti noti: Folkabbestia e Bandabarḍ su tutti. Tuttavia, ci sono anche dei risvolti sociali seri in questo genere musicale. La Scudellari band ne è un esempio. Attingono a piene mani dal genio del Faber, discostandosi da questo ultimo, oltre che per questioni anagrafiche, per la loro voglia di non prendersi troppo sul serio e nel non farsi angosciare dalle tematiche trattare nei loro testi. Sentitevi “Dio moŕ a New Orleans” e “Luna d’Italia”. Perle di una Italia ancora viva e comunicativa. La media è di un quattro minuti a brano, un tempo sufficiente per deliziare, senza tediare, in modo intelligente gli ascoltatori. Una nota di merito va a Kurry, il factotum della piccola orchestra ravennese, e a Davide per avere colorato discretamente i brani con i suoi tamburi. Sentiremo ancora parlare di loro. Ne sono certo. (Matteo Preabianca)