recensioni dischi
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FRANKIE GOES TO HOLLYWOOD  "Liverpool"
   (1986 )

Disco rinviato più volte, con il gruppo che ne pleibeccava i singoli mesi prima del "via alle stampe", e dedicato alla natia città, sembrò subito chiaro che la geniale follia del primo lavoro era svanita. O, perlomeno, che il pozzo si stava svuotando. Certo, "Rage hard" e "Warriors" potevano tenere ben testa ai precedenti lavori, ma sappiamo come vanno le cose. Più che il prodotto, all'epoca, era importante essere di moda. E, dopo essere stati tritati allo spasimo dal successo di "Relax", l'interesse andava scemando. Erano stati eroi da magazine, da tv, ne fecero anche un videogioco (FGTH, per Commodore 64, siamo disposti a pagare chi aveva capito cosa si dovesse fare). Ma non bastava più. Si sciolsero quando ancora dovevano finire i singoli ("Watching the wildlife" fu l'ultimo), facendoli diventare una delle più incredibili meteore della storia musicale. Dimenticati ben presto i tre che suonavano, o che fingevano di farlo, poca strada fece Paul Rutherford, il Mauro Repetto della situazione: un album dance e null'altro. Holly ci provò varie volte, ma da "Blast" del 1989 in poi la strada verso le classifiche si fece impervia. Tra una voce di morte per AIDS (sempre smentita) e l'ennesima riproposta di un loro greatest hits, ancora oggi basta mettere su "Relax" che la gente impazzisce. (Enrico Faggiano)