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NEIL YOUNG  "Oceanside countryside"
   (2025 )

Ascolto ininterrottamente il rock country, sia acustico che elettrico, di Neil Young dall'epoca per me esaltante ("rock and roll can never die" cantava ricordando Johnny Rotten) di "Rust never sleeps", e l'ho visto con i Crazy Horse a Brescia a inizio del secolo, figuratevi un po'...

Quindi ogni nuova uscita, anche se si tratta di materiale di archivio, è un passo importante nel mosaico di un artista unico nel suo genere, la cui incontrovertibile grandezza (piace addirittura a quell'orso di Roger Waters) ha attraversato più epoche.

Nei tempi recenti, al di là dei nastri recuperati o inediti, spiccano perle come il disco prodotto da Daniel Lanois "Le noise" (con gioco di parole nel titolo), vera sfida sonora, e per quanto mi riguarda (io che non disdegno neanche album controversi ma a mio modo di vedere geniali come "Trans") l'ultima vera perla è stato l'album "Greendale", che migliora anno dopo anno come un buon vino.

Ora con questo double-face il canadese sorprende di nuovo i fans con un ripescaggio dagli anni Settanta, nel periodo che segue capolavori come "On the beach" e "Zuma" e che è davvero da acquolina in bocca anche per il rispetto filologico dell'originale: pensiamo anche che Neil è stato artefice anni addietro di una crociata contro l'audio a bassa risoluzione lanciando addirittura un proprio formato digitale hi-res con lettore apposito, il Pono, che ora è antiquariato ma la dice lunga.

“Oceanside Countryside” è una vera chiccha, che precede “Comes a Time” nel 1978. Era stato registrato da maggio a dicembre del 1977, e ripristina la tracklist originale prevista, così come i mixaggi originali dell’epoca della registrazione.

Il disco è diviso in due parti: “Oceanside” solista (registrato in Florida) e “Countryside” a band completa (registrato a Nashville). Lasciamo la parola al maestro che a novembre farà 80 anni, ricordiamolo: "Queste canzoni sono i mix originali fatti all’epoca delle registrazioni nell’ordine che avevo previsto per l’album. Ho cantato la voce e suonato gli strumenti in “Oceanside” in Florida presso gli studi Triad e in Malibu presso lo studio Indigo. Ho cantato e registrato con la mia grande band di amici, Ben Keith, Joe Osborn, Karl T. Himmel e Rufus Thibodeaux al Crazy Mama’s di Nashville su “Countryside”. Spero che questo tesoro di registrazione originale analogica, registrato da Tim Mulligan, vi piaccia quanto a me. Ascoltandola ora, penso che avrei dovuto pubblicarla all’epoca”.

Uno spaccato di un'epoca irripetibile in cui anche i tasselli apparentemente minori danno un senso all'insieme. Ovvia la distanza siderale di questo autorevole reperto storico rispetto al modo in cui oggi si crea e si concepisce e si consuma la musica cosiddetta pop e rock. Voto 10 e lode, anche se è da amatori. (Lorenzo Morandotti)