TOMMASO SECONI "Fragolina di campo"
(2025 )
A metà strada tra bella canzone di una volta e nuove vie da percorrere nel variegato mondo del cantautorato nostrano, Tommaso Seconi, artista teramano non di primo pelo, esordisce per (R)esisto con le nove tracce intriganti di “Fragolina di campo”. Trentadue minuti ricchi di spunti, briosi a tratti, altrove inclini ad un intimismo affatto mieloso né scontato, recano in dote una peculiare rilettura del canone, unita ad una interpretazione personale ed accorata che riesce spesso ad infondere vigore e passione in brani accattivanti.
Caratterizzato da una scrittura brillante e vivace, l’album risulta particolarmente incisivo negli episodi più mossi, alternando momenti più leggeri (“Chiquita”) e parentesi raccolte (“Dagli occhi tuoi”) senza mai smarrire quel guizzo che lo rende appetibile e che ben volentieri invita al riascolto, destreggiandosi con scioltezza tra il piglio sbarazzino della title-track in apertura e le suggestioni battiatesche de “Il bambino che ero”, con pregevole chorus a passo svelto sul filo dei ricordi.
Baciato da sincera ispirazione e da una spiccata propensione a pennellare ganci e ritornelli efficaci, conserva intatta una verve inesauribile, condensata nel beat sornione anni ’80 di “Sé e solo sé”, nell’accelerazione à la Max Gazzè di “Persone d’arte”, nel singalong languido di “Già domani”, nella maestosa chiusura orchestrale di “Racchiuso in una conchiglia”, con archi e pianoforte a suggellare un lavoro maturo e sfaccettato, promettente e vario, meritevole di attenzione. (Manuel Maverna)