ULAN BATOR "Ulaanbaatar"
(2007 )
I francesi Ulan Bator sono tornati alle loro suggestive origini. Quattordici anni fa, in una caverna di tufo fuori Parigi, la formazione originaria registrava brani dal furore metafisico, minimali, cantati poco e con voci trasfigurate. Di quel furore primordiale, non gratuito perche' scaturiva da una profonda urgenza morale, testimoniano i primi due album del gruppo, riuniti nella raccolta 'Polaire' per volere di Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo (allora C.S.I.), che nel '98 li fecero conoscere e apprezzare al pubblico italiano. Diversamente etichettati ad ogni tappa discografica: dagli esordi no-wave al post-rock della maturita' fino al pop della svolta con 'Nouvel Air' (2003) passando attraverso le atmosfere incandescenti di 'Rodeo Massacre' (2004). Presentano ora questo 'Ulaanbaatar', non una semplice raccolta ma un viaggio emozionante nel passato di una delle piu' importanti band indie europee. Colonne sonore per film che non esistono...