AFTER US ALL "Rebirthed"
(2025 )
Quando ormai si pensava che la nidiata di mamma-Covid fosse completata, ecco che si viene a sapere della nascita di un’altra bella creatura: quella della band francese degli After Us All, formatasi nell’anno pandemico 2019.
Mettendosi subito in evidenza con il primo e.p. “Breaking the dark” (2021), il collettivo transalpino è riuscito a dare un’interessante re-styling al genere del rock-metal melodico, facendo attenzione a variegare, comunque, la proposta senza inceppare in sentieri banali ed inflazionati, grazie alla magnetica voce della singer Celine Himmer che firma (tra l’altro) anche i testi del debut-album “Rebirthed”.
Album, questo, rilegato con 12 brani, per un totale di circa tre quarti d’ora gustosi e finemente grintosi, come si avverte sin dall’opener “6 under feet” e da ulteriori atti come “Higher”, “Rebirth” o “Roller coaster”, mentre la gagliardia esecutiva si potenzia decisamente con “Empty space”, “Get out” e “Yours to keep”, nelle quali l’ugola di Cèline tiene il passo con scioltezza e decisione.
Nell’opera, spiccano (oltremodo) 3 vibranti episodi-ballad: “City lights”, “Hear my call” e “Home again” evidenziano un impasto dolce con sfumature power, tese a non far circoscrivere classici “lentoni” in àmbiti suadenti e melensi. Ti fan sognare, sì, ma sempre col punzone dell’energia strisciante che ne contraddistingue la personalità di gruppo.
La galoppata verso il traguardo i ragazzi la cavalcano con l’autorevole dinamismo di “Last Good-bye” ma, vista la bellezza di quest’album, si spera caldamente che non sia per gli After Us All “L’ultimo addio”: sarebbe come gettare alle ortiche un progetto che promette di fornire ulteriori spartiti utili per continuare a rinvigorire il melodic-hard-metal con soluzioni brillanti ed evolutive. Chapeau! (Max Casali)