recensioni dischi
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LA FOLLIA  "Torbido"
   (2025 )

A cinque anni dalla loro ultima prova in studio, torna La Follia, formazione brianzola di stampo post-hardcore.

Il nuovo lavoro si intitola “Torbido”, comprende otto brani per una durata complessiva inferiore alla mezz’ora e, rispetto al passato, manifesta chiaramente l’esigenza di arricchire il post-hardcore, che rimane comunque il nucleo di partenza, con sfumature di altro genere.

Compare infatti qualche nota più melodica, a vantaggio di una maggiore fruibilità, ma ci sono anche tracce di pulsioni shoegaze. In termini meramente musicali, le novità apportate non snaturano una proposta che conserva tutta la sua identità, ma rappresentano anche un’urgenza di evoluzione che si lascia apprezzare minuto dopo minuto.

La scrittura, invece, appare diretta e carica di rabbia, assumendo un taglio prevalentemente politico: in questo, l’influenza dichiarata è quella dei Clash, tanto nello stile quanto nelle scelte tematiche. C’è il tema della guerra accanto a quello delle persecuzioni etniche, ma La Follia esprime un’opinione chiara e netta anche su immigrazione, violenza di genere e cambiamenti climatici.

In un contesto musicale che ha progressivamente scelto di disimpegnarsi, la scelta de La Follia è indubbiamente coraggiosa e sintomo di personalità. “Kobane” e “L’errante” sono due dei momenti migliori di un disco solido nel suo complesso, una notizia positiva per la scena (post-)hardcore italiana. (Piergiuseppe Lippolis)