recensioni dischi
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DIANA WINTER  "Escapizm"
   (2007 )

Diana Winter nasce a Firenze nel 1985 da madre austriaca e padre italiano e cresce tra l’Austria e l’Italia. Ancora bambina ha modo di ascoltare Louis Armostrong e le suonate di piano di Chopin eseguite dalla madre, talentuosa pianista. Intraprende gli studi di chitarra classica all’età di 10 anni e ben presto inizia, a 14 anni, a scrivere testi di canzoni durante gli anni di Conservatorio. A 15 anni registra il suo primo Cd demo mentre studia Canto moderno e suona in piccoli club finchè diventa corista in un coro Gospel. Vivendo tra l’Inghilterra e l’Italia, nel 2004 inizia ad incidere il suo primo album grazie alla supervisione del produttore internazionale Fabio Balestrieri (Larry Dunn, Tom Jones, Stephen Bay) e alla cooperazione in alcuni brani di Phil Gould dei Level 42. In questa produzione italo inglese prendono parte molti artisti di chiara fama internazionale come Toots Thielemans (Ella Fitzgerald, Quincy Jones, Bill Evans & many, many more...), Miles Bould (Sting, Level 42, Morcheeba), Mike Lindup (Level 42, Phil Collins, Eric Clapton), Yolanda Miles (Robbie Williams, Incognito), Neil Black (Soft Machine, The Ear Band). L’album viene registrato tra Italia, Belgio ed Inghilterra e il lavoro di mastering è a cura di Martin Giles (Depeche Mode, Cardigans, Moby, Pete Doherty e molti altri) all’Alchemy Soho di Londra, uno dei più prestigiosi studi di masterizzazione nel Regno Unito. “ESCAPIZM”, disco d’esordio di Diana, è un prodotto dal sapore internazionale in linea con la personalità e la vicenda personale dell’artista, e riflette soul, jazz, folk e pop che questa moderna chanteuse, cittadina del mondo, ha saputo sapientemente mixare, cercando di esprimere il suo personale modo di interpretare la musica attraverso le preziose alchimie che si creano in lei tra la musica stessa e il suo personalissimo stile.