PIETRO CUPPONE "Nobody's home"
(2025 )
“Nobody's Home” è l'esordio discografico del chitarrista e performer veronese Pietro Cuppone (attualmente di stanza a… Dubai!), ed è un esempio di come la tecnica sia al servizio dell'espressività. Chitarra baritona e chitarra classica vengono suonate da Cuppone con attenzione all'emotività trasmessa dai brani da lui scritti. Negli innumerevoli arpeggi che sostanziano le composizioni, si percepisce la volontà di infondere calore.
Mi riferisco soprattutto al brano “A Walter”, dedicato ad uno storico gelataio veronese, che era una figura di riferimento per la comunità. Le note scelte trasudano amore, e anche l'andamento ritmico morbido. IL videoclip mostra Cuppone suonare questo brano di fronte alla gelateria Pampanin che riaccende l'insegna e il locale.
Il brano d'apertura “Madrigale” marca di più la natura “arpeggiante” delle composizioni del chitarrista: la melodia si forma sopra le note più acute degli arpeggi, che scorrono come onde. “Una Caricia, pt.1” è sorretta da una melodia malinconica di chitarra classica, che nella parte 2 lascia spazio a una cascata tumultuosa di arpeggi e alla voce che segue la musica quasi d'istinto. Finora il flamenco sembra appena accennato, ma prima o poi sarebbe venuto a galla, era nell'aria. E infatti, “Barça” ci porta in Andalusia. Il brano, scritto e suonato in duo insieme al collega Davide Crimaldi, riporta influenze spagnole e sudamericane.
Con “Drowning in Tears” facciamo una capatina nel post-rock. Cuppone imbraccia la chitarra elettrica Gibson SG (non distorta) per creare un suono etereo, morbido, che ci vuole avvolgere come acqua di mare. Ci sono anche pianoforte e batteria per questo 6/8 meditativo. “Iris”, dedicata alla neonata figlia di un amico, è scritta sempre con morbidezza ma con note più veloci e vivaci. Infine “Secrets of Yerevan” prende ispirazione da un amore mai nato, un'occasione perduta, per la quale Cuppone suona assieme al violoncellista egiziano Ehab Samir, evocando paesaggi sonori mediorientali che comunicano con progressioni occidentali.
“Nobody's Home” contiene brani scritti con passione, da ascoltare quando sembra che la musica non abbia più niente da dire, e invece è sempre pronta a raccontare, rappresentare e trasmettere emozioni. (Gilberto Ongaro)