recensioni dischi
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IZZY REIGN  "Izzy Reign"
   (2025 )

Conosciuta sul web per il suo canale YouTube, in cui per anni ha pubblicato cover, inediti e video, e poi scoperta dall’etichetta statunitense FiXT, Izzy Reign ha finalmente pubblicato la sua opera prima.

L’album, intitolato semplicemente “Izzy Reign”, comprende undici brani e si esaurisce in poco meno di quaranta minuti, sviluppando una proposta che accoglie elementi hard rock, alternative metal e metalcore, ma anche momenti e traiettorie più atmosferiche, e raccontando un ricco spettro di influenze più o meno riconoscibili.

Si parte con “The Sunken Place”, un brano ispirato al film ''Get Out'', le cui sferzate elettriche concedono comunque qualcosa alla melodia, e si chiude con una più riflessiva “Incarnate”. Nel mezzo, gli episodi migliori di “Izzy Reign” coincidono con “Phobos”, un racconto vivido del rapporto con gli attacchi di panico, di cui l’artista ha confessato di aver sofferto, “Into Oblivion”, ispirata dalla dea egiziana Ammit e forse l'espressione più riuscita della sintesi fra pop e metal, ma anche la più esplosiva e imprevedibile “Lite-Brite”.

Pur senza cercare particolari elementi di innovazione per un genere che ha già conosciuto il suo picco di popolarità, Izzy Reign confeziona un prodotto che si lascia ascoltare in maniera fluida e piacevole per tutta la sua durata. (Piergiuseppe Lippolis)